Per una settimana ha vegliato i corpi della moglie, delle tre figlie piccole e della suocera. Le aveva uccise, ma gli ci è voluto del tempo prima di uscire da uno stato allucinatorio ed andare a costituirsi domenica scorsa. La strage che ha scioccato un intero Paese, è avvenuta in Australia, precisamente a Morley, sobborgo a nord est di Perth.

Il pluriomicida si chiama Anthony Harvey ed ha 24 anni. Le vittime sono Alice e Beatrix, gemelle di due anni, e l'altra sorellina, Charlotte di 3, sua moglie Mara di 47 anni e la suocera Beverly Quinn di 74.

Il movente sembra essere di tipo economico: troppe bocche da sfamare in una condizione difficile.

Strage familiare in due fasi e con armi diverse

Se sia stato un gesto premeditato, e nel caso da quanto e in quali modalità, sarà accertato in sede processuale. L'indagine è appena iniziata e gli inquirenti devono fare luce su molti elementi incerti. Al momento si è riscontrato che la strage che ha sconvolto l'Australia è avvenuta in due momenti diversi.

Inizialmente Anthony avrebbe ucciso la moglie in cucina e le tre figlie piccole in altre stanze. Poi si sarebbe barricato in casa. La quarta vittima, l'anziana suocera, sarebbe stata uccisa il giorno dopo quando, ignara di tutto, sarebbe arrivata per trascorrere un po' di tempo con le nipotine.

Per uccidere, avrebbe usato sia coltelli che una pistola, ma per ora non trapelano dettagli, la polizia non ha voluto precisare per ora come siano morte le donne e le bambine, mentre la casa resta sotto sequestro per ulteriori accertamenti tecnici.

Dopo gli atroci crimini, l'uomo è rimasto una settimana a vegliare i corpi martoriati delle familiari sterminate, come in uno stato di trance.

Finché, tornato in una condizione di pseudo lucidità, si è presentato in una stazione della polizia di una città che si trova a oltre 15 ore di distanza da quella in cui abitava.

Di fronte al giudice che gli contestava cinque omicidi l'uomo, apparso in jeans e maglietta ma senza scarpe, ha detto solo: 'Capisco'. All'arrivo nella casa della strage, la polizia ha trovato la tv ancora accesa prima di scoprire i cinque cadaveri.

I soccorritori hanno avuto un supporto di un cappellano della polizia per fronteggiare l'orribile scena.

Strage familiare per gravi difficoltà economiche

Non vi sarebbero stati dissidi coniugali alla base del folle gesto di Anthony Harvey. Anche se tra il pluriomicida e sua moglie c'erano 17 anni di differenza, dal momento che Mara aveva 47 anni, secondo il racconto di amici e vicini di casa sarebbero stati affiatati, almeno in apparenza. Sembravano felici ed erano silenziosi. I due si erano conosciuti nel 2014, dopo sei mesi era nata la prima figlia e tutto sembrava andare per il meglio. Mara è stata ricordata come una madre amorevole e premurosa.

In passato la coppia aveva lavorato in una miniera di litio a Sino Steel Pilbara.

In seguito, grazie alla vendita di alcune proprietà della moglie, la coppia aveva avviato un'attività di giardinaggio in franchising, la 'Jim’s Mowing', ma le cose specie nell'ultimo periodo non andavano bene e l'uomo probabilmente si sentiva in colpa per non riuscire a mantenere la famiglia.

Ai conoscenti aveva lamentato le crescenti difficoltà economiche a cui non riusciva a far fronte e che si sentiva sotto pressione per dover lavorare anche quando era malato per cercare di tenere a galla la famiglia. Questi problemi sarebbero stati motivo di crescente tormento e sofferenza. Cosa sia scattato nella mente di quell'uomo forse è un segreto che porterà con sé finché vivrà. Ora si trova nella prigione di Perth in attesa di processo.