Non c'è pace in Niger, terra martoriata dai fondamentalisti islamici, che fanno proselitismo e sono autori delle peggiori violenze sugli abitanti che non si piegano ai loro ricatti: uomini, donne e bambini. Nessuna pietà. E nessuna pietà è rivolta a chi opera nelle missioni. Nella notte a cavallo tra lunedì 17 e martedì 18 settembre 2018 è stato rapito un sacerdote italiano in Niger. A compiere in sequestro di persona sarebbe stato un gruppo armato di jihadisti molto attivo in quelle zone. Si tratta di padre Pierluigi Maccalli, che opera con le Società delle Missioni Africane.

A rivelare la notizia è l'agenzia Fides di padre Mauro Armanino, un altro missionario che però opera a Niamey, sempre nello Stato del Niger.

Da mesi assediati dai terroristi

‘Sono mesi che la zona è sostanzialmente sotto assedio a causa della presenza di moltissimi terroristi che arrivano ininterrottamente dal Mali e dal Burkina Faso’, spiega padre Mauro Armanino. Padre Maccalli è un sacerdote della diocesi di Crema, nella provincia lombardia di Cremona. È un uomo esperto e in passato è stato missionario in Costa d'Avorio: operava all’interno della parrocchia di Bomoanga, nella diocesi di Niamey, dove lavora padre Armanino.

Chi è padre Pierluigi Maccalli

Nato il 20 maggio del 1961, in Italia Macalli diceva messa nella parrocchia di Madignano.

L'agenzia Fides, ricostruendo il profilo di padre Maccalli, spiega che questi fa sia opera di evangelizzazione sia di promozione umana. Si occupa di dispensari e di formazioni per i giovani contadini, discuola e di molto altro ancora. Macalli è un missionario che si dedica a combattere l’ignoranza. Spesso ha organizzato incontri contro l’iniziazione, cioè contro la mutilazione dei genitali delle donne.

Il sospetto su rapimento

Questo suo ruolo potrebbe essere uno dei moventi per il rapimento. Maccali era appena tornato da pochi giorni in Niger, dopo un periodo di riposo in Italia, presso la Missione Cattolica dei Padri Sma, ospitata a Gourmancé, nel sud-ovest, non lontano dalla frontiera con il Burkina Faso a più di 125 chilometri dalla capitale del Paese.

Gli abitanti del centro agricolo sono sbalorditi. In quei luoghi, la missione è presente poco meno di una ventina di anni, dagli anni Novanta circa. I villaggi che vengono toccati dai frati missionari sono oltre venti, tra cui più di una decina costituiti da piccole comunità cristiane. Il tutto per un raggio di oltre sessanta chilometri.