Notizia aggiornata il 19 maggio alle 18:00

La notizia è stata sistemata per garantire un'informazione più accurata. Il testo dell'articolo è stato aggiornato con informazioni più precise, emerse dopo la pubblicazione. Non era presente, al momento dei fatti, una bambina di 12 anni, bensì una ragazza di 21, la quale ci ha aiutato nella ricostruzione dei fatti.

C'è un condominio a Torino, quello di corso Tortona angolo via Oropa a Torino, a due passi dal centro, che vive nel terrore più assoluto. Il 16 maggio 2020, infatti, il palazzo è stato preso di mira da uno sconosciuto che ha collocato e fatto esplodere una bomba carta all'interno del portone, distruggendo la cassettiera delle lettere, rovinando le pareti dell'ingresso di questo piccolo palazzo di inizio Novecento e rischiando di ferire gravemente una ragazzina che stava entrando nel portone, proprio mentre il criminale anonimo stava fuggendo.

"Lo hanno visto scappare dall'altro portone, quello lato garage, di via Oropa - racconta Alessandro Rinaldi, consigliere del condominio -. Era ora di cena, la maggior parte delle persone stava mangiando o cucinando. Tutto ad un tratto si è sentita una forte esplosione, si è avvertito lo spostamento dell'aria, come un terremoto. Abbiamo chiamato la Polizia immediatamente e ci è stato risposto che se potevano sarebbero venuti perché tutte le pattuglie erano impegnate. Infatti, come temevamo, non è venuto nessuno. Siamo stati abbandonati. Per fortuna non ci sono stati feriti, ma solo per miracolo perché, quando quest'uomo ha acceso la miccia della bomba carta, una ragazza di 21 anni stava rientrando a casa e lui si era appena dato alla fuga".

La ricostruzione dei fatti

Lo sconosciuto è entrato nell'atrio condominiale, ha acceso la miccia e ha gettato l'ordigno sulla cassettiera delle lettere, prima di fuggire via dalla parte opposta. Poi, l'esplosione. Un botto secco. La cassettiera delle lettere salta in aria rovinano il muro di fronte. Si pensa subito a feriti gravi.

"C'era tantissimo fumo. Non si respirava e non si vedeva nulla. Davvero una spiacevole esperienza", racconta Francesca, condomina e psicologa.

All'interno del palazzo, poi, sono riusciti a ricostruire le dinamiche della vicenda. Lo sconosciuto si sarebbe introdotto nel palazzo dal lato di Corso Tortona citofonando ad una famiglia del secondo piano.

La scusa è stata la più semplice: doveva mettere nella cassetta delle lettere qualcosa per un altro condomino del terzo piano, che in quel momento sembrava non rispondere. Aperto il portone, lo sconosciuto è rimasto indisturbato nell'atrio collocando l'ordigno. A questo punto, il malvivente ha acceso la miccia e ha gettato la bomba carta sulla cassettiera, fuggendo via dal portone che si trova dalla parte di via Oropa.

La prima ad arrivare è stata una ragazza di 21 anni, Lorena Catalina Voroneanu: "Al momento dell’esplosione io ero ancora sulla strada, approssimativamente a 30 m di distanza, e sono arrivata sul luogo dell’accaduto ma dopo che ciò era già successo. Io non avevo le chiavi, arrivando avevo intenzione di citofonare ma ho trovato semplicemente la porta aperta e guardando dentro ho visto cosa era successo. Di conseguenza ho chiamato i soccorsi. Certo, se fossi arrivata 1 minuto prima, o anche di meno, avrei rischiato di essere ferita".