Menoona Safdar, la ragazza pakistana che aveva scritto alla sua ex scuola di Monza dicendo di essere trattenuta nel Paese contro la sua volontà e chiedendo aiuto, è rientrata in Italia. È atterrata ieri sera all’aeroporto di Malpensa, a bordo di un aereo proveniente da Doha. Non ha rilasciato alcuna dichiarazione e ha esplicitamente richiesto di non vedere nessuno. Alcuni aspetti della vicenda sono ancora da chiarire: il fratello della donna, Raza Safdar, ha infatti dichiarato che la sorella si è recata volontariamente in Pakistan e che nessuno le ha impedito di tornare.

Il ministro Moavero Milanesi: ‘Soddisfazione per l’esito positivo’

Il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha espresso grande soddisfazione per l’esito positivo con cui si è conclusa la vicenda. In una nota diffusa dalla Farnesina si legge che “è stata posta fine a una grave violazione dei diritti fondamentali della giovane, il suo rientro in Italia è stato reso possibile, dopo il personale interessamento del ministro, dall’azione efficace dell’ambasciata italiana a Islamabad”.

La vicenda era “esplosa” nei giorni scorsi, quando si era saputo che nel mese di luglio la ex scuola della ragazza, il Majorana di Cesano Maderno, aveva ricevuto una sua richiesta di aiuto. Secondo quanto riportato nella lettera ricevuta dall’istituto scolastico, il padre di Menoona Safdar l’aveva prima tolta dalla scuola contro la sua volontà e segregata in casa insieme a una sorella, poi portata in Pakistan con l’inganno.

Una volta all’estero era stata privata di tutti i documenti per impedirle il rientro in Italia. La famiglia della ragazza vive a Bovisio Masciago, una località in provincia di Monza.

La dirigenza della scuola aveva immediatamente informato la Compagnia carabinieri di Desio, che a sua volta ha informato la prefettura di Monza e Brianza.

Quest’ultima, lo scorso 19 settembre, aveva fatto sapere che era stata allertata l’Interpol, in particolare la terza Divisione del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia.

Il fratello: ‘Nessun sequestro, se ne è andata volontariamente’

Sulla vicenda non è stata fatta ancora piena chiarezza. Secondo Raza Safdar, fratello di Menoona, la ragazza è andata in Pakistan di sua spontanea volontà e tutto sarebbe dovuto a dissidi familiari: “Non è vero che non volevamo che studiasse, lei è voluta andare in Pakistan e poi voleva tornare, ma una volta là ha conosciuto una persona che non approviamo perché pericolosa. Mio padre le ha detto che non lo avremmo accettato, ma lei lo ha sposato comunque e ora, da quello che so, forse aspetta un figlio”.