La donna arrestata oggi dalle forze dell'ordine dell'Oregon si chiama Nancy Crampton Brophy ed è la scrittrice statunitense resa nota dal romanzio intitolato "Come uccidere tuo marito". L'autrice del saggio, che spiega in modo ironico i motivi e le giustificazioni che potrebbero condurre all'omicidio del consorte, è stata accusata di aver ucciso suo marito. Nancy scrisse il romanzo sette anni fa, indicandovi i motivi, come l'infedeltà, la violenza e l'avidità, che avrebbero potuto giustificare l'assassinio del proprio consorte. E chissà se sia stato proprio uno dei suddetti motivi a spingere la donna a farlo sul serio ed ad uccidere con un'arma da fuoco suo marito, lo chef 63enne Daniel Brophy.

La polizia di Portland, in Oregon, ha fermato giorni fa la Brophy accusandola di omicidio: un delitto commesso più di 3 mesi fa dal momento che il marito era stato freddato da un'arma da fuoco lo scorso 2 giugno, mentre si trovava al lavoro all'Oregon Culinary Institute. Sulla tragica morte lei stessa aveva scritto postando un messaggio su Facebook in cui comunicava a tutti la triste notizia. In quel post aveva definito il compagno di vita non solo suo marito, ma anche un amico. La donna è più anziana di 5 anni del defunto consorte ed era stata sposata con lui per 27 anni.

Gli altri libri della Brophy

Oltre al romanzo ironico citato ha scritto altre opere come "Il marito sbagliato" e "L'amante sbagliato".

Nel saggio "Come uccidere tuo marito" aveva confessato che non sarebbe mai riuscita a portate a termine una tale impresa, perchè troppo crudele e brutale, e solo il pensiero di schizzi di sangue e materia cerebrale le faceva orrore. Secondo lei era anche difficile raccontare bugie per non farsi scoprire, ma secondo i magistrati è riuscita a farlo.

I 'consigli' di Nancy

La Brophy, oltre ad elencare le motivazioni che spingono una moglie a "disfarsi" del marito in maniera cruenta, sono descritte situazioni esilaranti ed ironiche in cui tutte le donne maritate prima o poi incappano. Ma la donna ha anche spiegato dettagliatamente come evitare di essere accusate, fornendo consigli per effettuare un "delitto perfetto".

Il carcere infatti non è contemplato dalla scrittrice americana che spiegava come una donna ormai libera non potesse passare il resto dei suoi giorni in galera. Nessuno avrebbe mai potuto pensare che lei stessa avrebe messo in atto i suoi stessi consigli, anche se non è riuscita a tenerlo nascosto alle autorità a lungo.