Lo stop è arrivato a distanza di dieci giorni dall’inaugurazione nel quartiere Mirafiori di Torino. Dopo il blitz dell’ufficio igiene dell’Asl e della polizia municipale è stata disposta la sospensione dell’attività della prima casa d’appuntamento con bambole erotiche. L’attività, oggetto di pesanti critiche, gestita dalla LumiDolls aveva destato la curiosità degli amanti della trasgressione e fatto registrare subito un boom di richieste. Il sopralluogo è stato effettuato dal reparto della Polizia Commerciale della Municipale di Torino. Secondo quanto rilevato dai vigili l’attività di ospitalità non sarebbe a norma di legge.

In buona sostanza alla società titolare dell’attività è stato contestato l’esercizio abusivo di attività di affittacamere. Nello specifico i clienti pagavano 80 euro per l’utilizzo della stanza dove si ‘intrattenevano’ con le sexy dolls.

Attività sospesa e multa di tremila euro

Nei confronti dei titolari è stata elevata una sanzione di tremila euro e, contestualmente, è scattata la diffida a proseguire l’attività avviata appena qualche giorno fa. Inoltre sono in corso una serie di controlli da parte dell’Asl Torino 1 sul sistema di pulizia. Da rilevare che nelle ore successive la LumiDolls ha pubblicato sulla pagina social un comunicato attraverso il quale precisa che il provvedimento sarebbe scattato per carenza di documentazione con particolare riferimento all'impianto di areazione ed al Duvri (documento unico per la valutazione dei rischi da interferenze).

Nella nota condivisa su Facebook è stato puntualizzato che la disposizione della Polizia Municipale sarebbe scattata in virtù della mancanza della cosiddetta Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).

Il comunicato dei titolari su Facebook

La società titolare della prima casa d’appuntamento con bambole osé ha assicurato che a breve si provvederà alle opportune contestazioni dei rilievi presso le autorità competenti.

“Da quanto esposto emerge che non è stato rilevata la sussistenza di illeciti che possano impedire il regolare svolgimento dell’attività che reputiamo possa riprendere nei prossimi giorni”.

In attesa di conoscere gli sviluppi della vicenda resta il malumore dei residenti del palazzo dove è stata aperta la nuova attività. In particolare il via vai continuo di clienti sta creando non pochi fastidi agli abitanti del quartiere Mirafiori di Torino.