Un grave fatto di cronaca si è verificato sabato sera in una miniera di carbone a Yuncheng, nella provincia di Shangdong, in Cina. Un'improvvisa esplosione all'interno dell'impianto di estrazione del prezioso minerale ha causato il crollo parziale di uno dei tunnel utilizzati per il trasporto del materiale. Al momento si contano due morti accertati e circa diciotto dispersi. Due persone sono state salvate. Secondo quanto riportato dalle fonti di informazione cinesi e dal quotidiano britannico Independent, al momento dell'esplosione vi erano 334 persone all'interno della miniera.
Molti di loro sarebbero riusciti a fuggire.
Dinamica della tragedia
La dinamica del disastro è ancora tutta da chiarire. Certo, poteva essere una strage quanto accaduto sabato sera. L'impianto è gestito dal Longkou Mining Group, società controllata del gruppo Shangdong Energy Group. In precedenza l'impianto di estrazione era gestito direttamente dalla prigione della stessa contea. L'esplosione, secondo quanto dichiarato da un funzionario di sicurezza del gruppo energetico, non sarebbe stata causata dalle attività dei lavoratori, legate quindi all'estrazione del carbone, ma si sarebbe trattato di un incidente improvviso. Sul posto sono intervenuti circa 140 Vigili del Fuoco che stanno cercando di riportare in superficie i dispersi.
Come riporta lo stesso quotidiano Independent un esperto della società che gestisce la miniera, Zhai Minghu, ha detto che le operazioni di recupero sono ostacolate dalla caduta di rocce all'interno del tunnel. Intanto una buona notizia: a 200 metri di distanza dalla galleria danneggiata gli impianti di ventilazione sono tornati a funzionare.
Precedenti incidenti
Non è la prima volta che nel Paese si verificano incidenti del genere. Accadde infatti ad agosto scorso un fatto simile, quando circa tredici minatori rimasero uccisi in un'altra analoga esplosione nel sud della Cina. E sempre nel 2016, precisamente a dicembre, un totale di 38 minatori morirono in due incidenti separati verificatisi a pochissimi giorni di distanza.
Il carbone è una risorsa molto preziosa per i cinesi, e rappresenta circa i due terzi del consumo energetico del Paese. Le miniere che si trovano nel suo territorio sono considerate tra le più pericolose al mondo, a causa della presunta scarsa applicazione degli standard di sicurezza previsti: questo almeno è quanto scriveva sulle sue pagine on-line lo stesso quotidiano britannico in relazione ad uno degli incidenti citati.