Auto e cassonetti galleggianti, automobilisti bloccati, in qualche caso persino sui tetti delle vetture, strade allagate e stazioni della metro chiuse, vigili del fuoco e sommozzatori al lavoro per molte ore in più punti della città. Mezz'ora di nubifragio con forte vento e drastico abbassamento delle temperature: tanto è bastato a creare gravi danni e disagi ieri a Roma. I video drammatici postati sui social da cittadini hanno restituito immagini irreali: effetto neve su strade attraversate da fiumi di lastre di ghiaccio.

Il nubifragio è stato infatti intramezzato da una violenta grandinata che ha creato sulle strade di diversi quartieri una coltre ghiacciata.

Situazione particolarmente critica su via Palmiro Togliatti, Tiburtina, Collatina e Prenestina.

Nubifragio a Roma, strade sommerse e auto galleggianti

Il primo nubifragio d'autunno ha seriamente messo in difficoltà la Capitale. Ieri sera per circa mezz'ora ci sono state precipitazioni ininterrotte accompagnate da una violenta e anomala grandinata che si è abbattuta su alcuni quartieri della città provocando un irreale effetto neve, specie a via Palmiro Togliatti. All'incrocio con via Prenestina auto e automobilisti sono rimasti bloccati circondati da un fiume di ghiaccio, tra cassonetti trasportati da torrenti d'acqua e tombini ostruiti.

Fondamentale l'intervento di vigili del fuoco anche con squadre di sommozzatori per mettere in sicurezza persone rimaste intrappolate specie nei sottopassi.

In poche ore al centralino del comando provinciale dei vigili del fuoco sono giunte centinaia di richieste d'intervento sia per aiutare persone che per rami e alberi pericolanti.

Allagati anche negozi al piano stradale e in qualche caso utenti costretti al fai da te per cercare di sturare tombini. Sette le stazioni della metro chiuse riaperte stamattina: Colli Albani, Lucio Sestio, Cinecittà, Numidio Quadrato-Battistini, Porta Furba Quadraro della linea A e una della linea B, Pietralata.

Chiusa anche la stazione Euclide della linea ferroviaria regionale Roma-Viterbo. Problemi all'Auditorium, al centro, a Prati e Parioli. I voli diretti a Fiumicino sono stati deviati allo scalo di Napoli. La pioggia ha allagato anche la storica basilica di San Sebastiano fuori le mura sull'Appia.

Maltempo, Campidoglio tra mobilitazione e 'scuse': i commenti sui social

Da ieri intorno alle 20 si è riunito il Centro operativo comunale per coordinare gli interventi di urgenza, ha reso noto il Campidoglio. E nella sua pagina Facebook ufficiale, la sindaca Virginia Raggi in un post pubblicato in nottata ha fatto il punto sulle maggiori criticità in città dopo il nubifragio comunicando che l'amministrazione è subito interventuta con volontari, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Polizia Locale, squadre del Simu e dell'Ama. Il post termina con le scuse: "Ci scusiamo sin d'ora per i disagi", è scritto.

A seguire commenti e reazioni dei cittadini, sostianzialmente divisi tra due fronti. C'è chi difende l'operato dell'amministrazione evidenziando che si è trattato di un evento naturale eccezionale che ha colpito con la stessa violenza altre zone della penisola: piogge torrenziali ci sono stati ad esempio in Sicilia.

Si tratterebbe di un cambiamento climatico radicale di cui non può rispondere una singola amministrazione.

Altri cittadini, invece, segnalano l'eterno problema di tombini e caditoie intasati da anni e su cui si continuerebbe a non fare alcuna manutenzione.

Alcuni con sferzanti commenti hanno ricordato che nel 2014 quando il sindaco era Ignazio Marino, Virginia Raggi da consigliera comunale dell'opposizione ironizzava con hashtag quali #sottomarino, #gommoni, #marinosturailtombino dopo analoghi nubifragi sull'incapacità della giunta d'allora di fronteggiare analoghe situazioni critiche. Quindi in campagna elettorale promise una "azione devastante di pulizia di tombini e feritoie". C'è chi lapidariamente conclude: "Pulite i tombini incompetenti invece di chiedere scusa".