Una notizia di una gravità inaudita e che ha dell'indicibile si è verificata nel Galles del Sud, precisamente a Oakfield, Cwmbran, dove Alexander Hughes, un infermiere trentatreenne che lavorava a bordo delle ambulanze per i casi di emergenza, si è reso protagonista di una violenza sessuale nei confronti di una paziente di quattordici anni mentre veniva trasportata in ospedale a bordo del mezzo sanitario. A seguito di quel tremendo accaduto, secondo quanto riferito dal noto sito Leggo.it, l'uomo fu costretto a cambiare lavoro, ma nel momento in cui se ne presentò l'occasione, Alexander Hughes ripetè lo stesso reato con un'altra donna, questa volta appena diciottenne.

Prima stupra una 14enne in ambulanza, al rientro al lavoro si ripete con una 18enne: condannato

Le accuse per quanto riguarda la prima violenza sessuale risalgono al 2014. In quel caso l'uomo fu accusato di aver abusato sessualmente di una ragazzina adolescente mentre veniva portata all'ospedale più vicino. Come se non bastasse già la gravità di questo fatto, pare che l'infermiere l'avesse poi contattata tramite Facebook e le avesse addirittura richiesto l'invio di alcune sue fotografie nuda. Per queste ragioni, Alexander Huges fu immediatamente allontanato dal suo posto di lavoro, ma poco dopo riuscì a procurarsene un altro all'interno di una discoteca, sempre col ruolo di paramedico, omettendo però il precedente a carico ai suoi datori di lavoro, probabilmente per il timore di essere rifiutato.

Ed è proprio all'interno del locale notturno, però, che poco tempo dopo l'uomo ripeté l'abuso nuovamente nei confronti di una ragazza diciottenne.

Incastrato dalle testimonianze delle vittime: l'uomo in attesa della condanna definitiva

A seguito di una lunga indagine effettuata dalle forze dell'ordine, oggi Alexander Huges è stato condannato per violenza sessuale con l'aggravante di aver stuprato delle ragazze in un momento in cui erano vulnerabili a causa della malattia.

Pur negando tutte le accuse che sono state comminate nei suoi confronti, grazie alle testimonianze da parte delle due vittime, l'ex infermiere è stato incastrato in tribunale di fronte ad una giuria che ha riconosciuto la sua colpevolezza all'unanimità. Così, egli è stato ritenuto colpevole di entrambe le vicende e adesso si attende soltanto la sentenza che definisca la pena definitiva che dovrà scontare.