Una vera e propria tragedia si è consumata nelle scorse ore per le strade di Napoli. Un ragazzo di ventuno anni, Raffaele Perinelli, infatti, residente a Miano, in via Caprera, è stato ucciso con una coltellata al cuore che non gli ha lasciato scampo. Una volta giunto all'ospedale Cardarelli, per il ragazzo, giovane promessa del calcio italiano, non c'è stato nulla da fare. Secondo quanto riferito dal quotidiano Il Mattino, a togliergli la vita è stata un ferita da coltello all'emitorace sinistro provocata da un uomo trentunenne, A. G., che si è successivamente costituito alle forze dell'ordine.

Il tutto sarebbe avvenuto a seguito di una lite nata per futili motivi.

Una lite banale sfocia in un omicidio: giovane ventunenne accoltellato al cuore

L'assassino di Raffaele Perinelli è un venditore ambulante incensurato, che abita nello stesso quartiere in cui era nato il ragazzo ventunenne. L'uomo, dopo aver compiuto questo insano gesto, accompagnato dal proprio avvocato, Rocco Maria Spina, si è presentato alla caserma dei carabinieri di Casoria dove ha sostenuto un lungo interrogatorio effettuato dal pm Anna Frasca, in cui ha confessato l'omicidio, mostrandosi quantomeno dispiaciuto per ciò di cui si è reso protagonista. "Ho rovinato la vita di quel ragazzo, ma anche la mia", avrebbe detto durante l'interrogatorio.

L'uomo ha poi spiegato che tra i due c'era stato un litigio all'esterno di un locale notturno circa una settimana prima per motivi banali.

Napoli: la confessione dell'omicida ai carabinieri della zona

L'assassino, infatti, aveva consigliato al giovane di non intromettersi in una discussione e, proprio a causa di questo, i due avevano avuto una lite furiosa, arrivando anche alle mani.

Abitando nello stesso quartiere, però, l'occasione di incontrarsi nuovamente non si è fatta attendere e, sabato 6 ottobre, infatti, si è consumato il secondo atto che è poi sfociato nell'orrendo omicidio. Raffaele Perinelli era a bordo della suo moto, quando ha incrociato l'automobile di A. G. Nel suo racconto, l'assassino ha spiegato di essersi munito di un coltello negli ultimi giorni perché temeva di incontrare il ragazzo per le strade e, nel momento in cui è scoppiata nuovamente la colluttazione, ha deciso di impugnarlo e di utilizzarlo. Al termine della lite, l'uomo ha colpito al petto il giovane, distruggendo la vita del ragazzo e di conseguenza anche la sua.