Una ragazza di 29 anni di Ancona si è scattata un selfie nei pressi di un ponte, inviandolo alla madre e al fidanzato, annunciando che di lì a poco si sarebbe tolta la vita. La vicenda si è verificata in seguito ad una lite familiare tra la giovane e la mamma, che sarebbe stata causata da difficoltà economiche e lavorative della ventinovenne.

I carabinieri le salvano la vita

Come riportato dall'Ansa, la tragedia è stata evitata dal pronto intervento dei carabinieri del reparto Norm (Nucleo Operativo e Radiomobile) i quali sono riusciti nell'intento di far desistere la ragazza dall'insano proposito di togliersi la vita.

La vicenda è avvenuta a Collemarino, frazione della periferia nord di Ancona, nelle Marche.

Quando il fidanzato e la mamma della ventinovenne hanno ricevuto il selfie, immediatamente è scattato l'allarme: sul luogo, infatti, si sono precipitate le ambulanze del 118 e della Croce Gialla, insieme ad una volante dei militari dell'Arma. Per fortuna le forze dell'ordine, avviando un dialogo con la giovane, sono riuscite ad avvicinarla e a convincerla a tornare sui suoi passi. Successivamente la donna è stata trasportata presso l'ospedale Torrette di Ancona per essere sottoposta a tutti i controlli del caso.

I suicidi in Italia: i dati Istat

A proposito di suicidi, qualche mese fa l'Istat ha pubblicato una ricerca relativa al triennio 2011-2013, nella quale ci si è soffermati non solo sul numero di casi registrati, ma anche sulle motivazioni che hanno spinto le persone a compiere questo drammatico gesto.

Stando alle cifre riportate, in questo lasso di tempo si sarebbero verificati 12.877 decessi per suicidio, così suddivisi: 10.065 uomini (la stragrande maggioranza) e 2.812 donne. Inoltre è stato segnalato che il fenomeno suicidario coinvolgerebbe soprattutto gli individui di età compresa fra i 35-64 anni, e gli over 65.

Un dato interessante è quello concernente le motivazioni alla base di questi drammatici episodi: infatti la percentuale di cause legate a problemi mentali o fisici è appena del 19%, mentre il restante 81% è legato a soggetti che non avevano determinate patologie, dunque si presume che possano essere altri fattori a spingere uomini e donne a togliersi la vita, come i fallimenti personali, la crisi economica e occupazionale.

In merito alle modalità adottate per compiere il gesto estremo, si registrano soprattutto avvelenamento, utilizzo di arma da fuoco o di oggetti contundenti. Infine bisogna segnalare che, secondo una ricerca dell'Oms, l'Italia presenta un tasso di suicidio più basso rispetto ad altri Paesi quali Cina, Russia, India, Corea del Sud e Giappone.