Nella puntata di mercoledì sera del programma 'Chi l'ha visto?', Federica Sciarelli è tornata ad occuparsi del caso di Serena Mollicone (18 anni al momento della morte). Come è risaputo, la ragazza venne trovata senza vita in un bosco di Arce nella lontana estate del 2001. A 17 anni dall'orrendo omicidio, ancora non abbiamo il nome del reale carnefice della ragazza.
L'avvocato Antonio La Scala, uno degli ospiti del programma di Rai3, ha detto la sua riguardo il prossimo processo. Il legale si augura che esso permetta di arrivare alla verità, dando finalmente un nome all'assassino di Serena, e inoltre identificare eventuali complici.
Nel corso del programma, la Sciarelli ha affrontato congiuntamente sia il caso di Serena Mollicone che quello di Santino Tuzi.
Serena Mollicone e Santino Tuzi: due casi probabilmente collegati
Il brigadiere Santino Tuzi (59 anni al momento della morte) fu il primo a dichiarare che il giorno della scomparsa di Serena Mollicone, quest'ultima si trovasse in caserma, poche ore prima della sua morte. Due giorni prima del confronto in procura, il brigadiere venne trovato senza vita. Causa della morte, un colpo di pistola sparato dall'arma di ordinanza. Un (apparente) suicidio che lascia spazio a molti dubbi; neanche Guglielmo, padre di Serena, crede affatto a tale versione.
Il signor Mollicone, anche lui ospite a 'Chi l'ha visto?', si è chiesto come mai al suo tempo, Tuzi non abbia goduto di una scorta dopo quanto affermato su sua figlia Serena.
Guglielmo, inoltre, non riesce a comprendere perché il Tuzi non sia stato ascoltato immediatamente. Neanche Maria, figlia del brigadiere, crede al reale suicidio del padre. Dopo l'importante dichiarazione del militare, ci fu l'intervento della Cattaneo e le verifiche del Ris, per gli opportuni accertamenti.
Un caso pregno di depistaggi e omertà
Federica Sciarelli e i suoi ospiti in studio sono hanno cercato di fare un po' chiarezza sul caso di Serena Mollicone, destreggiandosi in un mare di omertà, depistaggi, menzogne e le mille ombre che ricoprono la scomparsa e l'omicidio della 18enne.
Tra gli enigmi da risolvere vi è lo strano ritrovamento della droga in casa Mollicone, oppure il cellulare, scomparso in un primo momento e in seguito riapparso.
Tra i principali accusati dell'omicidio di Serena, è da menzionare Carmine Belli. Questi venne accusato per 17 mesi del delitto, per poi essere pienamente assolto. Dopo la sua scarcerazione, Carmine venne fermato proprio da Santino Tuzi, il quale gli disse di essere contento per la sua assoluzione.