Disperato ed in lacrime. Si è presentato così ieri mattina davanti al gip Paola Incalza e al pm Filomena Di Tursi, il 49enne che domenica scorsa ha tentato di uccidere i suoi due figli al culmine dell'ennesima lite con la moglie. I fatti sono noti: l'uomo prima ha tentato di accoltellare alla gola il figlio di 14 anni (che ha riportato solo ferite lievi) e poi successivamente ha gettato la figlia di soli sei anni dal terzo piano di una palazzina situata al rione Paolo VI di Taranto. Ieri mattina l'uomo è stato sottoposto all'interrogatorio di garanzia presso il Tribunale di Taranto.

L'imputato si è avvalso comunque della facoltà di non rispondere, ma con la voglia di rivedere i suoi due figli. È stato questo il desiderio espresso dall'uomo.

L'avvocato si è rifiutato di difenderlo

Sulle nostre pagine online proprio ieri riportavamo la notizia che il legale chiamato dall'uomo per difenderlo, si è rifiutato. Le ragioni insite nella decisione del legale, riguardano questioni morali e personali dello stesso. Ieri il 49enne è stato seguito da un'avvocato d'ufficio, nominato dallo stesso Tribunale del capoluogo ionico. Quella accaduta a Taranto domenica scorsa è una vicenda che ha sconvolto tutta Italia, e che purtroppo ancora oggi fa parlare di sé. Alle origini della tragedia ci sono dei dissidi familiari: l'uomo non riusciva ad accettare la separazione con la moglie, anche per questo la famiglia era seguita dagli assistenti sociali del comune.

Domenica, al termine dell'ennesima lite con la moglie, a quanto pare avvenuta al telefono, l'uomo ha compiuto il folle gesto. La bambina ora versa in gravi condizioni presso l'ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ma nelle ultime ore pare stia leggermente migliorando e questo fa ben sperare tutti. Martedì la bimba è stata sottoposta a due delicatissimi interventi chirurgici, a cui ha risposto positivamente.

Sta meglio anche l'altro figlio, colpito alla gola dal coltello dell'uomo, che gli ha provocato solo qualche ferita di lieve entità.

Equipe di psicologi per la famiglia e per la mamma dei bambini

L'azienda sanitaria del capoluogo ionico ha messo in campo anche un'equipe di psicologi per poter assistere la famiglia in questi delicati momenti.

I familiari sono ancora sotto choc per quanto accaduto. La famiglia è assistita tutto il giorno, ormai da più di 48 ore. Sarà la stessa direzione sanitaria a emanare i prossimi bollettini medici sulle condizioni della piccola.