Mercoledì 10 ottobre, l'uragano Michael di categoria quattro e con venti di almeno 250 chilometri orari ha toccato terra in Florida. A quattro giorni dal suo passaggio, gli ufficiali governativi si trovano a dover risolvere il problema di una popolazione affamata e in cerca di aiuto. Lunghe file per ricevere gas e cibo mentre i residenti della zona costiera, già poveri, si ritrovano isolati e inviano richieste di assistenza.

Ci vorrà del tempo per raggiungere tutti

A Panama City, una delle zone più colpite dall'uragano Michael, orde di camion, militari e personale umanitario provenienti dalle contee vicine e stati circostanti cercano di ripristinare i sistemi di comunicazione ed elettrici dichiarati fuori uso.

Il bilancio delle vittime è salito a 16, estendendosi fino a nord della Virginia, dove cinque persone sono morte. Bilancio destinato ad aggravarsi mano mano che gli equipaggi di ricerca e salvataggio si muovono attraverso macerie che in alcuni casi coprono interi isolati. Stime ufficiali verranno rilasciate dal governo solo quando le operazioni di ricerca si saranno concluse. Per coloro che sono in attesa di assistenza e di tornare alle loro case, Brock Long, l'amministratore federale per la gestione delle emergenze, raccomanda pazienza.

E' stato il più violento uragano dal 1851

A Panama City la gente fa quel che può. Alcuni hanno riaperto negozi senza elettricità. Il ristorante Sonny's barbecue ha dato da mangiare a circa 100 persone.

Ma, in una città dove i servizi di base sono inutilizzabili, le tensioni non mancano. Le immagini che arrivano in televisione e sui social media mostrano scene di devastazione. Fondi di emergenza sono stati approvati dal presidente Donald Trump, che ha offerto tutto il suo sostegno alle popolazioni colpite dall'uragano. Il governatore della Florida, Rick Scott, esorta i cittadini alla prudanza.

Le conseguenze dell'uragano potrebbero costituire una ulteriore minaccia per la loro sicurezza. Fra gli effetti negativi il rischio di una possibile dispersione sulla terraferma dell’alga tossica rossa che sta proliferando nei mari della Florida causa di problemi respiratori. In merito, alcuni esperti hanno dichiarato al sito di Bloomberg che la zona colpita dall'uragano Michael sarebbe la stessa striscia di terra che negli ultimi anni ha sperimentato una consistente concentrazione della Karenia Brevis.