I filmati che gli investigatori hanno realizzato sono spaventosi, con anziani picchiati, presi a calci, pugni, schiaffi e poi insultati. Tutto questo è accaduto per anni nella “Casa di Accoglienza Monsignor Rastelli”, residenza sanitaria situata nell'Oltrepò Pavese, a Montebello della Battaglia. Si tratta di una struttura che ospita pazienti con disabilità psichiche, gestita dalla cooperativa O.F. T.A.L., il cui nome richiama volutamente quello di un’altra associazione, molto conosciuta, la Oftal che si occupa del trasporto dei malati a Lourdes.

Dopo mesi di indagini, la squadra mobile di Pavia ha arrestato il direttore responsabile della clinica, Giovanni Gastaldo, di 67 anni, ed il 35enne Davide Montagna, operatore socio-sanitario ed autore materiale delle violenze.

L'indagine partita per i sospetti dei parenti

L’inchiesta era partita nel marzo scorso, quando alcuni parenti degli ospiti avevano notato le condizioni preoccupanti in cui versavano i loro cari, con inspiegabili lividi e segni sui corpi, che avevano fatto temere il peggio. Così, dopo le prime segnalazioni arrivate al commissariato di Voghera, gli investigatori si erano messi all'opera.

Tuttavia c’era anche un altro elemento che destava sospetti: la velocità con cui il personale cambiava all'interno della struttura, che contava trenta posti letto.

Molti dipendenti si licenziavano per non essere testimoni o complici di quello che accadeva entro quelle mura; ma purtroppo nessuno aveva avuto il coraggio di denunciare la situazione.

Gli stessi agenti sono rimasti sconvolti da quanto accadeva nella casa di riposo, con un atteggiamento, da parte di chi doveva accudire quei poveri anziani, che spesso sfociava nel divertimento sadico.

Gli orrori ripresi dai filmati degli inquirenti

Esiste ad esempio un filmato con una donna tenuta capovolta sulla sua carrozzina, a gambe all’aria davanti all’operatore sanitario arrestato, del tutto indifferente, mentre è intento a manovrare con il proprio telefonino. Altro episodio sconcertante quello di un anziano “marchiato a fuoco” sul petto, con un phon rovente.

In alcuni casi gli ospiti erano aizzati ed incitati a scontrarsi tra loro: il capo della squadra mobile di Pavia, Francesco Garcea, ha spiegato come alcune volte i pazienti arrivavano a mordersi tra loro sotto gli occhi di chi si doveva occupare della loro incolumità, che in questo modo aveva la scusa per somministrare ai malcapitati pesanti dosi di tranquillanti.

Un nome volutamente ingannevole

Alla notizia degli arresti la Oftal, l’opera pia che accompagna i malati presso i luoghi di devozione mariana, ha ribadito di non aver nulla a che fare con l’omonima cooperativa che gestisce questa casa di cura e di aver più volte diffidato i responsabili a proseguire nell'utilizzare quel nome che può creare confusione.

Non si tratta di una scelta a caso, ma fatta di proposito per ingannare, tanto che la residenza porta il nome del fondatore dell'associazione di pellegrinaggi, monsignor Alessandro Rastelli, mentre nel piazzale all'ingresso della struttura è posizionata una statua della Madonna di Lourdes.