Clèa Fernanda Màximo, è questo il nome della donna brasiliana che ha confessato alla polizia dello Stato di Alagoas in Brasile, di avere ucciso il suo fidanzato italiano, Carlo Cicchelli, un avvocato di Torino. Secondo le prime ricostruzioni il crimine risale a circa un mese fa.
La scomparsa di Cicchelli era stata denunciata a Torino il 31 ottobre, dove a ricevere la segnalazione erano stati i carabinieri della stazione Pozzo Strada. Da quanto è emerso l'uomo era risultato irreperibile dal 25 settembre, dopo che si era trasferito da qualche tempo insieme alla sua compagna nel paese sudamericano, le ricerche sono state effettuate tramite l'Interpool.
Ha tenuto il corpo senza vita del fidanzato un mese dentro casa
Dalla notizia riferita dal console d'Italia a Recife, emerge che il corpo senza vita di Carlo Cicchelli è stato rinvenuto nell'appartamento della brasiliana nella città di Maceio in Brasile dove i due convivevano. La donna è stata arrestata subito dopo la sua confessione, nella quale ha ammesso di avere assassinato il proprio fidanzato e di avere tenuto il suo corpo senza vita in casa sua tutto questo tempo. La coppia si era conosciuta un anno prima, nel periodo in cui la brasiliana viveva a Torino e proprio Cicchelli era il suo vicino di casa. Secondo quanto riferisce il portale G1, Cicchelli aveva abbandonato la sua carriera di avvocato per andare a vivere con la donna brasiliana inizialmente in un'altra città italiana dove avevano aperto un ristorante.
La coppia poi si era trasferita nel giugno di quest'anno in Brasile, mentre la famiglia di Carlo Cicchelli ha smesso di avere sue notizie lo scorso 25 settembre.
Le bugie della donna per ricevere soldi dai parenti di Cicchelli
Dopo che Cicchelli ha smesso di dare proprie notizie, il suo cellulare è stato utilizzato solamente per inviare messaggi ai parenti italiani con la richiesta di denaro, ma gli stessi parenti erano molto insospettiti dalle richieste tramite messaggi e più volte hanno insistito per avere una videochiamata da parte dell'uomo, in modo da verificare che stesse bene.
La donna a quelle richieste in principio aveva inizialmente che Cicchelli era scomparso e che aveva lasciato a lei il telefonino, poi cambiando versione aveva detto che era andato a San Paolo per fuggire in Colombia e ancora, in seguito, aveva affermato che era stato coinvolto in una vicenda con la figlia di un trafficante di Maceio.
Complessivamente la donna ha estorto ai familiari di Cicchelli cinquemila euro. Stando a quanto hanno rivelato alcuni conoscenti della vittima, lo stesso Carlo raccontava che la fidanzata gli parlava frequentemente di riti voodoo e in un'occasione nella quale litigarono la donna gli avrebbe anche puntato un coltello alla gola.