I casamonica non ci stanno. Non accettano che la loro famiglia sia etichettata come criminale e contestano lo sgombero forzato di otto ville, avvenuto ieri, 20 novembre, in zona Quadraro, periferia est di Roma. Il blitz anti abusivismo, a cui hanno partecipato - oltre a circa 600 agenti tra Polizia Municipale e Carabinieri - il sindaco Virginia Raggi, il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il premier Giuseppe Conte, non è proprio andato giù alla famiglia italiana di origine sinti, additata come criminale e mafiosa da diverse sentenze giudiziarie.

A vestire i panni di avvocato difensore dei Casamonica ci pensa Luciano Casamonica, uno degli esponenti ‘anziani’ del clan, intervistato dal Fatto Quotidiano proprio di fronte alle villette sequestrate, mentre procedono i lavori di demolizione. Lui se la prende con la Raggi, ma anche con Salvini, impietosi persino con i bambini che, nel racconto di Luciano, sembra quasi siano finiti per strada quando, fino a ieri, abitavano in magioni principesche, tutte completamente abusive ovviamente.

Lo sfogo di Luciano Casamonica: ‘I bambini nostri non vanno più a scuola’

Luciano Casamonica, che cosa dice dell’operazione di oggi dei vigili urbani?”. Domanda il giornalista del Fatto Quotidiano, proprio di fronte alle villette abusive da poco sgomberate dalle forze dell’ordine.

La dottoressa Raggi - risponde deciso l’esponente del clan - insieme ai vigili urbani, non ha fatto una cosa storica, ha fatto una cosa che ha mandato via tutti i bambini piccoli dell’età di due, tre e quattro anni. E tutti i vigili l’hanno visto. Adesso i bambini nostri non vanno più a scuola, perché noi ce li mandiamo”. “Però dice che le case sono abusive, vanno abbattute”, lo incalza il cronista.

E allora Luciano Casamonica precisa: “Mi sta bene che le case sono abusive, ma non si può trattare così, con i bambini dentro. Serviva un decreto per dire ‘guarda ragazzo, qui la dobbiamo abbattere, però avrete una casa dove potrete andare a dormire’. Siamo italiani, non siamo stranieri. Adesso mi vergogno a essere italiano”.

‘Non siamo criminali, siamo stati onesti’

Ma il giornalista ha proprio intenzione di provocarlo e prosegue: “Senta là c’è la ruspa, quella che ha sempre promesso il ministro Salvini, che cosa ne pensa? Questa è una cosa voluta dalla sindaca Raggi, Salvini non c’entra?”. E Luciano Casamonica non si fa pregare per rispondere. “Guarda - dice - per me, tra Salvini e la Raggi qualcosa c’entrano per decidere di buttare giù le case in un minuto. Non ci danno manco il tempo di mettere un avvocato, di sistemare, niente. Ho capito che sono abusive, ma sono 50 anni che stanno qua queste case. In un mese le buttano giù con i bambini dentro? Se ci davano un alloggio e ci dicevano ‘guarda ragazzi c’avete un posto letto per i bambini’, sarebbe andato bene”.

La domanda successiva è ancora più diretta: “Casamonica però ci sono delle sentenze che dicono che voi siete un clan criminale, che cosa pensa?”. Naturalmente il Casamonica ha un’opinione del tutto contraria: “Allora, se noi eravamo criminali, oggi facevamo la guerra del 15-18, invece, come tutti quanti possono vedere, siamo stati onesti, abbiamo parlato con loro, siamo venuti tutti incontro, volevamo solo un alloggio. Criminali? Ma è un’altra storia che uno va ad ammazzare, mettere le bombe, ammazzano i bambini. Quella è gente criminale”.