Ritrovarsi soli, con un bimbo in grembo, e non poter contare sul sostegno delle persone più importanti della propria vita: i genitori. Domenica scorsa a Pontedera (Pisa) si è consumato un dramma, probabilmente scaturito dalla solitudine e dall'abbandono. Una 18enne incinta si è gettata sui binari poco prima dell'arrivo di un convoglio tecnico, senza passeggeri a bordo, ed è stata travolta. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto la giovane correre e salire le scale del sottopassaggio ferroviario verso le 17 di domenica 25 novembre 2018.

Viveva in case famiglia

Era incinta di tre mesi la ragazza di origine marocchina che, domenica scorsa, si è tolta la vita lanciandosi sui binari del treno, a Pontedera. Secondo le prime informazioni, il figlio che la 18enne aveva in grembo era frutto della relazione con un uomo inviso ai parenti di lei. Nessuno voleva più saperne della ragazza che, da tempo, viveva in case famiglia, prima a Pontedera e poi a Firenze. "Aveva qualcosa sulla testa, forse un cappuccio", ha rivelato uno dei testimoni che ha visto la 18enne salire rapidamente le scale del sottopassaggio. La straniera si sarebbe diretta speditamente verso il convoglio, che l'ha investita. La scena è avvenuta sotto gli occhi di diverse persone, che sono rimaste scioccate.

A ricostruire quello che è accaduto domenica scorsa alla stazione di Pontedera è stato Eddy, uno straniero intervistato dall'Huffpost. Eddy afferma che conosceva la 18enne.

Il passato turbolento della 18enne

La vita della vittima non era facile e il suo passato era turbolento: aveva avuto una relazione anche con un marocchino finito in galera per spaccio.

I genitori della ragazza non vedevano di buon occhio la relazione con il padre del bimbo che avrebbe dato alla luce ed avevano preferito cacciarla di casa. Gli investigatori adesso stanno cercando di ricostruire gli attimi antecedenti al suicidio. E' probabile che anche l'ultimo compagno della vittima sia invischiato in giri illeciti.

Diversi connazionali hanno affermato che la ragazza avrebbe voluto rappacificarsi con i suoi familiari. Nessuno ha sostenuto moralmente ed economicamente quella giovane che, alla fine, ha ceduto a un fardello diventato insostenibile. Triste e addolorato per quanto accaduto, domenica scorsa, a Pontedera è anche l'assessore Matteo Franconi, secondo cui dinanzi a un decesso volontario di una giovane, diventata maggiorenne da poco, non c'è molto da dire.