Si moltiplicano gli episodi di violenza all’interno della Scuola. Pochi giorni dopo l’episodio di Vimercate, in Lombardia, dove una professoressa dell’istituto superiore “Floriani” è stata ferita alla spalla da una sedia lanciata da uno dei suoi alunni, una vicenda molto simile si è ripetuta questa volta in Sardegna. Ancora una volta la vittima delle intemperanze degli studenti è stata una docente: al termine della lezione di scienze nella sua classe di un istituto professionale di Carbonia, nel Sulcis, qualcuno ha abbassato le tapparelle. A quel punto è iniziato il lancio di oggetti, tra cui anche libri ed altro materiale didattico che hanno colpito la donna, mentre altri, approfittando del buio, hanno iniziato a spingerla contro la porta dell’aula.

La docente aggredita al termine della lezione

La docente è rimasta sotto choc per il comportamento violento dei ragazzi, tutti di un’età compresa tra i 13 ed i 14 anni. La donna ha aspettato un giorno e poi si è rivolta ai carabinieri per denunciare l’accaduto. In queste ore i militari dell’arma, coordinati dalla Procura minorile di Cagliari, stanno eseguendo tutti gli accertamenti necessari per identificare gli autori del gesto e verificare le eventuali responsabilità penali.

Molto probabilmente la professoressa si è decisa a rendere pubblico l’episodio solo dopo essere venuta a conoscenza di quanto accaduto poche ore prima in un altra scuola superiore, sempre in Sardegna, questa volta a Senorbì, nel Cagliaritano.

Infatti, nel corso di una lezione all’istituto tecnico “Luigi Einaudi”, uno studente 15enne è stato improvvisamente accoltellato alle spalle da un compagno di un anno più grande.

Lo studente colpito alla spalla dopo una lite

A quanto pare, poco prima tra i due ragazzi era scoppiata una lite in seguito ad un’accesa discussione, mentre si trovavano in palestra.

Il 15enne, ferito dal fendente alla spalla mentre la sua docente era intenta a spiegare la lezione alla lavagna, è stato subito portato nell’infermeria della scuola. Successivamente, vista la gravità della lesione, è stato trasportato all’ospedale Businco di Cagliari: dopo essere stato medicato, il giovane è stato dimesso con una prognosi di 20 giorni.

L’episodio è stato confermato all’Ansa dal dirigente scolastico Rosario Manganello, che però ha voluto gettare acqua sul fuoco, raccontando di come i due studenti si siano già riappacificati e stretti la mano e di come ci sia stato anche un chiarimento tra i rispettivi genitori.

Ma resta la gravità del fatto: la Procura dei minori di Cagliari ha aperto un fascicolo sul 16enne per lesioni aggravate, mentre i carabinieri della stazione di Senorbì stanno cercando di ricostruire l’accaduto per comprendere cosa abbia scatenato la furia del giovane.

Si è mosso anche l'Ufficio scolastico regionale, che ha chiesto al dirigente dell'istituto una relazione sulla vicenda. Infine è stato fissato per i prossimi giorni un incontro in Prefettura a Cagliari, a cui parteciperanno rappresentanti delle istituzioni e della società civile, per discutere della crescente situazione di disagio e della mancanza di sicurezza all’interno delle scuole della regione.