Stanno facendo discutere a Trento - ma non solo - i provvedimenti concreti per la sicurezza decisi da Maurizio Fugatti, nuovo presidente della Provincia di Trento. Il Governatore, infatti, "dimenticando" che certe decisioni sarebbero di competenza del sindaco e, in questo caso anche del parroco, è andato dritto al punto e ha deciso di stanziare 50 mila euro per avere delle guardie armate davanti alla basilica di Santa Maria Maggiore. Il piazzale antistante, infatti, è uno dei luoghi dello spaccio e, il degrado imperante, rende difficile persino recarsi tranquillamente alle funzioni religiose.
Il provvedimento
Il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta ed il parroco di Santa Maggiore sono i primi ad essere sorpresi dal provvedimento preso dal presidente della giunta provinciale Maurizio Fugatti. L'esecutivo, infatti, ha deciso che i fedeli che si recano a messa in Santa Maggiore meritano maggiore protezione e, dunque, troveranno, a scortarli ed a proteggerli delle guardie armate giurate (proprio come quelle che si trovano davanti alle banche o alle gioiellerie). E, per questo, è stato dato il via libera ad uno stanziamento di 50.000 euro ed emanato specifico bando per «la tutela e il presidio dei luoghi di culto».
La decisione è stata comunicata un paio di giorni fa, al termine della riunione della giunta che si è tenuta a Novaledo.
E, a quanto pare, avrebbe visto i l'arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, pienamente d'accordo.
La parrocchia, infatti, non potendo assicurare una vigilanza costante e continua all'interno (si erano verificati diversi furti d'elemosina), aveva dovuto limitare l'apertura della basilica ad alcune ore al giorno (mentre, fino a poco tempo fa, era sempre aperta).
Il piazzale antistante è fortemente degradato e frequentato, spesso e volentieri, da pusher: la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, secondo Fugatti, però è stato il comportamento incivile di uomo che ha orinato sulle mure esterne della chiesa. Fotografato e ricercato, ora, il presidente della Provincia di Trento si augura che venga anche arrestato.
Poi, Fugatti ha precisato: "Vogliamo garantire la fruibilità, per i fedeli, del luogo di culto". Le guardie armate non rimarranno 24 ore su 24 a pattugliare la chiesa, ma ci saranno durante le funzioni.
Le reazioni contrarie
La decisione del presidente della Provincia di Trento Fugatti, inevitabilmente, ha mosso critiche polemiche. E i centri sociali già stanno iniziando a mobilitarsi.
Futura Trento, ad esempio, ha condannato l'allontanamento dei profughi (altra decisione del Governatore) e il presidio dei vigilantes di fronte alla chiesa e, per questo, ha organizzato per domani, lunedì 26 novembre, una serata di approfondimento lunedì. L'Assemblea antirazzista, invece, sempre per domani, ha organizzato un presidio in piazza Pasi. "Spaccio e degrado .- hanno spiegato - vanno combattuti, anche con le forze dell'ordine, ma senza trasformare la città in uno spazio militarizzato".