Ancora una “Coronata”, come lui stesso l’ha definita sulla sua pagina Instagram, dall’indiscusso re delle bravate. Stavolta però non ne sarebbe lui l’artefice, anzi, gli è toccato subire una pericolosa aggressione che, se non fosse stata segnalata tempestivamente, avrebbe potuto costargli la vita. La brutta avventura si sarebbe consumata nei pressi di Milano, all’interno del cosiddetto “bosco della droga” di Rogoredo, un luogo noto alle scorribande di spacciatori e tossicodipendenti che vi transitano regolarmente, e talmente violento da impedire perfino il normale controllo alle Forze dell’Ordine.
‘Ho visto la morte in faccia!’
Solo le urla di qualche presente, seriamente preoccupato per la sorte di Fabrizio Corona, convinto che lo stessero uccidendo, ha attirato l’attenzione di una pattuglia di Carabinieri, intenti a sorvegliare la zona. Nella serata di domenica, il re dei paparazzi, stavolta in veste di inviato di Massimo Giletti per la trasmissione “Non è l’Arena”, in programmazione su “La7”, ha subìto una brutale aggressione da parte di un gruppo di tossicodipendenti. Nonostante si definisca avvezzo alle risse tra galeotti, date le molteplici esperienze carcerarie, ha descritto quest’ultima come la più grave, dicendosi stupito che tipi del genere non l’abbiano fatto fuori a coltellate.
In realtà una lama l’hanno usata: per tagliargli via felpa e giubbotto e poi sottrargli l’iPhone.
Per sua fortuna, il “cattivo ragazzo” del Gossip l’ha scampata anche stavolta, grazie all’intervento dei carabinieri, i quali hanno subito chiamato i soccorsi, ritrovandosi davanti ad un Fabrizio Corona inorridito, sdraiato a terra, che ripeteva: “Ho visto la morte in faccia”.
Una cinquantina di persone sbucate dal nulla
“Assieme alla troupe di ‘Non è l’Arena’, volevamo documentare lo spaccio di droga, ma mi hanno riconosciuto e ci hanno minacciati, prima solo in due, poi chiamando i rinforzi”, questo quanto dichiarato da Corona alle Forze dell’Ordine. Un numero imprecisato – “una trentina, una cinquantina di persone” – tra cui albanesi e nordafricani, un massiccio accanimento nei confronti della troupe, dunque, interrotto appena in tempo dall’intervento dei Carabinieri, allertati da alcuni presenti.
La colluttazione ha causato la caduta di Fabrizio in un dirupo, tra i rovi, il che ne ha provocato graffi, difficilmente distinguibili dalle ferite inferte dagli aggressori. In un primo momento, ha rifiutato le cure da parte dei medici, per poi sottoporvisi sotto lo sguardo delle immancabili telecamere che hanno documentato tutto.
L’ultima ‘Coronata’ e nessuna denuncia
Probabilmente per la caduta, o perché gli è stato sottratto durante la rissa, ad un certo punto si è reso conto di aver smarrito il cellulare e, scortato da un paio di Carabinieri, ha provato ad addentrarsi ancora tra i rovi per cercarlo, seguendo il segnale gps che lo localizzava nelle vicinanze. Essendosi rivelata inutile, la ricerca dell’iPhone si è interrotta, assieme alle riprese video. Benché turbato, Fabrizio Corona non ha voluto sporgere denuncia contro i suoi assalitori, ma la vicenda sarà comunque segnalata dai militari e sottoposta a perizia da parte della magistratura.