Con l’intervento degli agenti è finito l’incubo per una donna di 38 anni, residente in zona Romanina nella Capitale, vittima di violenze domestiche che continuavano da anni. Infatti, l’uomo che aveva incontrato nel 2003 e sposato nel 2013 si era trasformato nel tempo, diventando aggressivo e minaccioso con lei, anche davanti ai quattro figli che avevano avuto.

Una convivenza forzata che poteva finire in modo tragico, ma che la vittima ha deciso di interrompere. Infatti ha denunciato il suo dramma agli uomini del Reparto Volanti della Polizia di Stato, intervenuti in seguito ad una chiamata della madre della donna, preoccupata dalle urla e dai rumori che provenivano dall’appartamento al piano di sopra di casa sua, in cui viveva la coppia: così il marito, colto sul fatto, è stato arrestato.

L’intervento della polizia durante un litigio

Non è stata la prima volta che la suocera si è rivolta ai poliziotti per fermare il bruto: in passato era stata addirittura la figlia più grande della coppia ad avvisare la nonna delle violenze che stava subendo sua madre.

La scena che si è presentata davanti agli occhi degli agenti era drammatica: l’uomo con in braccio la figlia di 16 mesi che urlava e inveiva contro la moglie. La 38enne piangeva e tremava tutta, con la mano appoggiata sulla spalla dolorante per un colpo ricevuto.

L’abitazione, apparentemente in ordine, tradiva in alcuni particolari i segni della rabbia incontrollata del 45enne, come ad esempio certe ammaccature sulle porte dovute ai pugni ed ai calci sferrati dal padrone di casa.

Anche davanti agli agenti il marito continuava ad urlare ed insultare la donna, che è stata medicata dal personale di un’ambulanza, giunta sul posto.

La denuncia della moglie, dopo anni di violenze

Ma questa volta la 38enne si è fatta coraggio ed ha raccontato agli uomini delle forze dell’ordine la sua storia: dopo diversi anni vissuti insieme felicemente l’uomo che aveva sposato era cambiato, diventando violento ed aggressivo.

Si è trattato di un’improvvisa esplosione di rabbia, dovuta probabilmente alla sua dipendenza dalla cocaina, che lo ha portato a fare debiti per 18mila euro, a chiedere in continuazione denaro e a vendere l’auto di famiglia, nonostante avesse un lavoro stabile.

Quando, a marzo dell’anno scorso, la donna aveva manifestato l’intenzione di separarsi, il marito aveva minacciato di darle fuoco se avesse provato ad abbandare quella casa, da cui sarebbe uscita “solo in orizzontale”.

In effetti la moglie aveva casualmente ritrovato pochi giorni dopo una tanica di benzina nascosta in un baule dell’auto.

Così, per paura di ritorsioni contro di sé ed i suoi figli, aveva taciuto per mesi, nonostante sua madre avesse già chiesto l’intervento della polizia a novembre.

Ma questa volta, dopo l’ennesimo litigio a cui sono seguite le percosse, ha deciso di denunciare tutto alla polizia: così il marito è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e condotto nel carcere di Regina Coeli a Roma.