I carabinieri di Riccione (Rimini) hanno arrestato, questa mattina presto, un nonno di 68 anni, di cui non sono state rese note le generalità per motivi di privacy, per violenza sessuale su minori. L'uomo è stato accusato di avere abusato, nell'arco di un ventennio, di 5 nipotine. L'accusa di violenza sessuale è aggravata dalla giovane età delle vittime, nonchè dal legame familiare. Il Gip del tribunale di Rimini Roberta Vitolo, su richiesta del pubblico ministero Davide Ercolani, ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare in tempi record. Il presunto colpevole poi è stato portato presso la caserma più vicina per essere interrogato ma avrebbe negato.

Gli inquirenti sapevano, però, che l'uomo stava programmando un viaggio di sola andata all'estero.

Le diverse violenze nel tempo

Le violenze sessuali ai danni della prima vittima del 68enne sono iniziate molti anni fa in Sudamerica, suo Paese d'origine, esattamente nel 1995 e si sono perpetrate nei confronti di altre nipotine, fino al 2017. Gli abusi sono continuati poi in suolo italiano. Il presunto violentatore, avrebbe abusato della prima nipotina quando questa aveva solo 6 anni. Tre delle bambine sono figlie di sorelle e due del figlio dell'uomo. Avrebbe carpito la fiducia delle piccole vittime con dei regali. Molto spesso vessava le minorenni, che si ribellavano, dicendo loro che avrebbe fatto del male alle loro mamme, se avessero parlato.

A denunciare l'orco è stata proprio la prima vittima, ormai 29enne che circa due mesi fa ha superato la vergogna, sostenuta psicologicamente da uno specialista. La giovane si è presentata dai carabinieri con una registrazione vocale nella quale l'uomo manifesta le sue manie sessuali.

Le indagini dei carabinieri e l'arresto

I carabinieri di Rimini hanno iniziato subito le indagini sulla vicenda, grazie appunto alla denuncia effettuata dalla nipote ormai adulta.

I militari dell'arma hanno interrogato le altre ragazzine abusate, rispettivamente di 15 e 16 anni. Con estrema riluttanza, le minori hanno confermato l'accaduto, quello che la loro cugina 29enne aveva precedentemente riferito ai militari dell'arma. La magistratura ha firmato in tempo record, cioè in soli due giorni, l'ordine di custodia cautelare per l'indagato. Questa mattina, quando le forze dell'ordine sono andate a prelevarlo, l'arrestato ha negato ribadendo la sua estraneità ai fatti.