Tra le tante notizie che emergono praticamente giornalmente sull'incidenza sempre più pesante dei tumori nella vita di tutti noi, c'è anche quella riguardante l'ex calciatore della Juventus, Gianluca Vialli, anche lui vittima di un tumore che gli ha stravolto la vita e che probabilmente purtroppo continuerà a farlo. Il cinquantaquattrenne di Cremona, infatti, intervistato da Fabio Fazio nel corso dell'ospitata al noto programma televisivo in onda sulle reti Rai, 'Che tempo che fa', ha parlato della sua malattia commuovendo anche il pubblico presente in studio e quello da casa, spiegando che il suo più grande sogno adesso sarebbe quello di non morire prima dei suoi genitori e di riuscire a vedere, e accompagnare ovviamente, le sue figlie sull'altare.

Gianluca Vialli intervistato da Fazio: la mia malattia mi ha reso una persona migliore

Questo il più grande desiderio di Gianluca Vialli, che ha raccontato come la battaglia contro il tumore, che al momento pare aver superato, sia stata sicuramente la sua sfida più impegnativa, altro che quelle sul campo. L'ex giocatore, infatti, oggi allenatore, ha spiegato come questa esperienza di cui si farebbe sicuramente volentieri a meno, in realtà lo abbia reso una persona migliore, perché aiuta a vedere le cose con un'altra prospettiva, dando molto più valore alla vita quotidiana e alla propria famiglia. Il campione, originario di Cremona, ha spiegato che la malattia si è presentata improvvisamente e l'ha affrontata nel momento in cui ancora faceva il calciatore.

Le parole di Mancini su Vialli

Gianluca Vialli ha raccontato di essersi dato immediatamente degli obiettivi a lunga scadenza, cioè quello di non morire assolutamente prima dei suoi genitori e quello di riuscire a portare le proprie figlie al matrimonio, oltre ad altri obiettivi di minore rilevanza, ma comunque importanti per lo sportivo.

Dopo tali affermazioni ed esternazioni, Vialli ha voluto anche esprimere un messaggio di ringraziamento nei confronti dei tifosi che gli hanno esposto degli striscioni di solidarietà all'interno degli stadi, spiegando quanto quei gesti siano stati commoventi. Anche l'attuale ct della Nazionale italiana, Roberto Mancini, ha definito Gianluca Vialli non un amico ma bensì un fratello. Sul Rai Radio1, infatti, ha spiegato che tutti i calciatori della Sampdoria di quei tempi sono tutti come fratelli, e che si vogliono un grande bene.