Nel pomeriggio di martedì 15 gennaio, un gruppo di attentatori, appartenenti ad Al-Shabaab, ha attaccato un albergo di lusso, il Dusit D2 Hotel di Nairobi, in Kenya. L'hotel solitamente è assai affollato da turisti, uomini d'affare ed espatriati.
I dettagli dell'attentato
Durante il pomeriggio di martedì, all'improvviso, diversi uomini armati hanno travolto con un'auto il check point del centro commerciale Westlands, dove si trova l'Hotel Dusit D2 e poi hanno iniziato a far fuoco all'interno della lobby dell'albergo.
Il bilancio dell'attentato sinora appurato è di 21 vittime, tra cui un cittadino americano, 16 kenyoti, un britannico, ed altri tre cittadini africani.
Le persone rimaste ferite sono numerose, fino a questo momento 30 come minimo; tra queste c'è anche una donna incinta, che purtroppo si trova in condizioni critiche.
L'accerchiamento degli attentatori è continuato per molte ore. Durante l'attacco, secondo un giornalista della Bbc, hanno partecipato alle azioni di sicurezza anche poliziotti statunitensi e britannici.
Le dichiarazioni del Presidente del Kenya
Uhuru Kenyatta, il Presidente del Kenya, ha affermato che le forze di sicurezza keniane hanno terminato con successo tutti gli interventi contro i terroristi dell'assalto "di stampo" Jahdista a Nairobi. Dopo numerosi scontri a fuoco, durati tutta la notte fra martedì e mercoledì, infatti, gli agenti di Nairobi hanno ucciso alcuni dei criminali, probabilmente tutti; non è stato ancora specificato, infatti, il numero esatto degli aggressori.
Purtroppo anche uno dei poliziotti è morto in ospedale in seguito alle ferite riportate durante gli scontri a fuoco.
L'accerchiamento è durato circa 20 ore, durante le quali 700 persone hanno abbandonato l'edificio, messo in sicurezza dagli agenti. Un testimone, Ron Ng'eno, fotografo kenyano, che si era nascosto nel bagno dell'albergo, ha twittato quattro messaggi angoscianti e di preghiera, fino a quando il cellulare non si è spento, a causa della batteria scarica.
La polizia ha rivelato che due persone legate all'assalto sono state bloccate e arrestate nella giornata di ieri, mercoledì 16 gennaio. Le indagini delle autorità keniane sono tuttora in corso; il Presidente Kenyatta esorta gli abitanti di Nairobi a riprendere la vita di tutti i giorni senza paure o timori, in quanto il paese sarebbe ora protetto e senza pericoli.