Ha trascorso in isolamento diurno, in una cella singola, la sua prima notte in carcere da ergastolano. E così trascorrerà anche i suoi primi sei mesi di detenzione. L'ex terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo, Cesare Battisti, catturato in Bolivia ed estradato in tempi record, ieri pomeriggio poco dopo le 16 e 30 è arrivato alla sua destinazione finale: è atterrato all'aeroporto sardo di Cagliari, per essere poi trasferito nel carcere di massima sicurezza di Oristano, preferito rispetto al carcere romano di Rebibbia indicato in un primo momento.

Cesare Battisti, cosa lo aspetta nel carcere di massima sicurezza

"Ora so che andrò in carcere": con queste parole Cesare Batttisti ha rimesso piede in Italia dopo 37 anni di latitanza. È sbarcato a Ciampino con il Falcon della presidenza del Consiglio, atterrato ieri alle 11 e 42 dopo 14 ore di volo direttamente dalla Bolivia.

Testa alta e sorriso beffardo di sfida incorniciato da un pizzetto colorato, ha attraverso a piedi la pista dell'aeroporto circondato dagli stessi agenti che per un mese gli hanno dato la caccia in Bolivia fino ad arrestarlo. Ad attenderlo, il ministro degli Interni, Matteo Salvini, e quello della Giustizia, Alfonso Bonafede. Il terrorista rosso che non si è mai pentito deve scontare l'ergastolo per quattro omicidi commessi tra il 1978 e il 1979 (solo in due sarebbe l'esecutore materiale).

In attesa delle prime formalità, nella saletta dell'aeroporto ha chiesto di fare due telefonate, una alla figlia, l'altra al fratello. Quindi è stato portato in Questura all'ufficio centrale per l'immigrazione, periferia est di Roma, scortato dagli agenti della polizia penitenziaria per il fotosegnalamento e gli sono state prese le impronte digitali.

Ancora scortato, è ripartito non più verso il carcere di Rebibbia, ma alla volta di Cagliari per poi essere trasferito su un blindato al penitenziario di Massama, frazione di Oristano, dove ha fatto il suo ingresso ieri pomeriggio alle 17 e 30 ed è stato sistemato in isolamento nel reparto destinato ai terroristi.

Per i primi sei mesi, non potrà avere contatti neanche con gli altri detenuti della stessa sezione.

Potrà comunicare con gli operatori, leggere, scrivere, avere colloqui e fare telefonate, come previsto dall'ordinamento penitenziario e dal regolamento del carcere. Il suo lungo percorso detentivo è appena iniziato ed è previsto che sia 'ostativo', cioè senza la possibilità di ottenere sconti di pena.

Carcere di massima sicurezza, ospiti e caratteristiche

Tra gli ospiti 'eccellenti' della casa di reclusione 'Salvatore Soro', un carcere nuovo da cui nessuno è mai evaso finora, consegnato all'amministrazione penitenziaria nel 2012, c'è stato Massimo Carminati, ex militante dei Nar, il gruppo terroristico di estrema destra, nonché a capo delle attività illecite scoperchiate dall'inchiesta di Mafia Capitale.

Quindi esponenti della camorra, mafia e ndrangheta.

Al momento ci sono circa 230 reclusi, ma la capienza massima di 266 detenuti viene spesso superata. Di questi, circa 60 scontano come Battisti l'ergastolo: si tratta per lo più di ex 41 bis sottoposti a sorveglianza speciale, ma non più in regime di massima sicurezza. Il carcere, che ha sostituito quello vecchio di Oristano, ospita anche criminali comuni, la maggior parte italiani, ed è sorvegliato da 150 agenti a fronte dei 210 previsti.

Ripartito su tre piani in cui sono distribuite sei sezioni, due per piano, dispone di celle di circa tre metri quadri a detenuto, con bagno separato dotato di doccia e un angolo cucina. Delle sei sezioni, cinque sono destinate esclusivamente ai detenuti in regime di alta sicurezza.

Circondato dalla campagna, il carcere dispone tra l'altro di aule per frequentare scuole superiori e corsi professionali, una palestra, cappella, un teatro, un giardino, un orto, un campo di calcetto. Attività per ora vietate a Battisti.