Chiamare un operatore telefonico per avere dei chiarimenti e ottenere una risposta incredibile e offensiva. E' accaduto a Fabrizio Musa, residente ad Assemini, comune alle porte di Cagliari famoso per le sue ceramiche. L'uomo, incredulo, ha scritto una lettera al quotidiano L'Unione Sarda e ha denunciato, anche sui social: "Mi ha risposto di tornare a pascolare le pecore!".

L'addebito non richiesto

Fabrizio Musa, 51 anni, qualche giorno fa ha deciso di chiamare il suo operatore telefonico, vodafone, per avere dei chiarimenti relativamente ad un'offerta telefonica con adsl.

"Ieri sera - ha spiegato l'asseminese - ho contatto il servizio clienti Vodafone e, dopo aver composto il numero 190, ho scelto di parlare con un operatore". Musa voleva sapere come mai gli era stato applicato un addebito - definito "contributo linea fissa" - di quattro euro al mese, per quattro anni.

Il cliente ha dunque domandato all'operatore una copia del contratto telefonico in quanto non riteneva né di aver richiesto alcun servizio a pagamento né, tanto meno, di aver mai firmato qualcosa in proposito. "Mai mi sarei legato ad una compagnia telefonica per così tanto tempo", ha aggiunto.

Dall'altro capo del telefono, però, come spesso accade in queste situazioni, non ha ricevuto risposte chiare e soddisfacenti.

Anzi, l'operatore gli ha negato addirittura l'invio del contratto: "Non è compito nostro", ha dichiarato.

Fabrizio Musa, però, deciso a far valere i suoi diritti, lo ha incalzato e ha domandato ulteriori spiegazioni.

'Torni a pascolare le pecore'

L'operatore Vodafone, ad un certo punto, però, è sbottato: "Torni a pascolare le pecore".

Una risposta che ha lasciato a dir poco allibito Fabrizio Musa. Un comportamento, che come ha spiegato lo stesso 51enne, in un primo momento gli è sembrato uno scherzo, ma che poi, si è rivelato per quello che era davvero: "Un'offesa non solo personale, ma a tutto il popolo sardo".

Il lettore de L'Unione Sarda, che è intenzionato ad informare anche l’Unione dei consumatori, ha spiegato che dopo un primo momento di smarrimento ha provato a ribattere: "Sta scherzando o è veramente convinto di quello che sta dicendo?" Sono pronto a denunciare".

Ma il giovane, a quel punto ha chiuso la comunicazione, limitandosi a dire che non doveva fornire spiegazioni a nessuno.

Nella sua missiva, Musa, ha definito estremamente razzista la risposta data dall'operatore. "Era chiaro che fossi sardo - ha continuato l'uomo - in quanto mentre stavamo parlando ha consultato la mia anagrafica dove risulta che risiedo ad Assemini.

Musa ha aggiunto che non essendo in possesso del codice operatore del giovane che aveva trattato la sua richiesta, ha ricontattato la compagnia telefonica che ha censurato il comportamento del dipendente.

"Una cosa simile - ha concluso amareggiato il lettore - non mi era mai successa e non dovrebbe capitare mai".

DIRITTO DI REPLICA, 23 GENNAIO 2019: La signora Letizia Nassuato, Regional Communication Manager per Vodafone Italia, scrive: "Con riferimento all’episodio accaduto al Sig.

Fabrizio Musa, Vodafone Italia si scusa con il cliente e con la popolazione sarda per la risposta irrispettosa e contraria ai valori promossi dall’azienda, da cui prende le distanze. Abbiamo prontamente avviato le necessarie verifiche interne e ringraziamo il Sig. Musa per la segnalazione."