Una vicenda tanto grave quanto raccapricciante si è verificata nei giorni scorsi e riguarda la morte di una giovane persona. In questo caso, però, si tratta di un detenuto, arrestato per pedopornografia negli Stati Uniti d'America. L'episodio è accaduto in Michigan, dove l'uomo doveva scontare la pena di quaranta anni di reclusione. Ebbene, secondo quanto riferisce il quotidiano Il Mattino, durante una rissa tra detenuti, il pedofilo che era a capo di una rete internazionale di pedopornografia sul web, è stato massacrato e ucciso. Si tratta di Christian Maire, un uomo di quaranta anni, che da dicembre si trovava in carcere per scontare la pena.
A seguito della sentenza nei suoi confronti, secondo la quale ha sfruttato oltre cento bambine ed è stato a capo di una truffa sessuale online con altre nove persone in giro negli Stati Uniti, ha confessato al magistrato di essere 'malato'.
Stati Uniti, ucciso durante una rissa tra detenuti: pedofilo deceduto a 40 anni
Stando a quanto si apprende dal quotidiano in questione, l'uomo era un papà di due figlie, ma insieme al suo gruppo aveva messo in piedi un giro di minori che si lasciavano convincere a spogliarsi e a compiere atti di autoerotismo in webcam. Gli uomini si fingevano anche loro degli adolescenti utilizzando alcuni profili social falsi, in cui venivano inserite immagini e filmati rubati.
Una di queste ragazze, sarebbe stata addirittura costretta ad avere un rapporto sessuale col suo cane. A seguito della scoperta di questo gravissimo episodio, tutti gli imputati si sono dichiarati colpevoli e sono stati posti in arresto, così come Christian, che però adesso è tragicamente scomparso. Sulla sua morte è stata avviata un'indagine per omicidio.
Secondo le descrizioni effettuate dal vice procuratore, Kevin Mulcahy, il quarantenne aveva praticamente tutto ciò che un uomo potesse desiderare: una famiglia e delle figlie, aveva studiato, un lavoro soddisfacente e anche un grande sostegno da parte dei suoi cari. L'uomo, però, mentre si impegnava ad interpretare le mansioni di marito e di padre, pare consumava tutta la restante parte del tempo per adescare e sfruttare bambine e ragazzine minorenni.
A seguito della sua morte in carcere, adesso saranno le forze dell'ordine a dover fare luce su quello che è stato un omicidio efferato e che ha posto fine alla vita dell'uomo. Non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti.