E' una vicenda che sta facendo davvero discutere quella accaduta a Bari in questi ultimi giorni, dove all'ufficio Anagrafe del Comune si sono registrate interminabili code di persone, le quali richiedevano il cambio di residenza. E' stato il consigliere comunale di Fratelli D'Italia, Filippo Melchiorre, a fotografare la situazione e a denunciarne per primo quanto stava avvenendo. Inevitabilmente il pensiero è andato ai cosiddetti "furbetti", che starebbero quindi studiando un modo per poter aver i requisti per chiedere l'agognato Reddito di Cittadinanza.

Si tratta, lo ricordiamo, di una misura previdenziale voluta dal governo giallo-verde, in primis dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, la quale prevede una somma di denaro minima al mese per chi vive in condizioni economiche disagiate e, spesso, non ha un lavoro. Diverse le critiche sulla misura, mosse soprattutto dalle opposizioni, che non vedono nel Reddito uno strumento valido per creare occupazione. Il problema dei "furbetti" era stato preso già in considerazione dalle Autorità. Per chi ne approfitta, mantenendo magari un lavoro in nero, le conseguenze non saranno comunque piacevoli, perché il Governo ha previsto addirittura il carcere per chi dichiara il falso.

La dirigente Cirillo: 'Situazione mai vista prima'

Della vicenda si sono occupati anche i colleghi del quotidiano Repubblica, che hanno intervistato la dirigente dei Servizi Demografici del capoluogo pugliese, Rosanna Cirillo. La stessa ha spiegato che effettivamente si è trattato di una situazione a dir poco anomala, mai registrata prima.

Molti degli utenti arrivati all'ufficio comunale infatti, richiedevano cambi di residenza. Di questi ultimi non si può avere un numero esatto, ha poi spiegato, molti di loro, vista la grande affluenza, sono stati addirittura mandati indietro. Per questo il Comune ha deciso di avviare dei controlli, in modo da assicurarsi che questi improvvisi cambiamenti siano reali e non fittizi.

Per il Reddito di Cittadinanza ci saranno i 'navigator'

L'Esecutivo ha studiato un piano per aiutare chi richiede l'aspettato sussidio. Infatti, come annunciato nei giorni scorsi, saranno assunti circa 10.000 "navigator", ovvero dei consulenti appositi a cui ciascuno potrà rivolgersi. Gli stessi avranno il compito di seguire il soggetto richiedente sia nella fase di presentazione della domanda, che nel suo inserimento nel mondo del lavoro.