Un intero Paese, la Bielorussia, è sconvolto per ciò che è accaduto lunedì mattina a Stolbsty, una piccola città situata a circa 65 chilometri a sudovest dalla capitale Minsk. È dovuto intervenire il ministro dell’Interno Igor A. Shunevich per spiegare ai media la dinamica dell’aggressione che ha portato alla morte di una professoressa e di un suo alunno.
Secondo le prime ricostruzioni, uno studente di un istituto superiore della cittadina si sarebbe recato a Scuola con un coltello. Poco dopo l’ingresso in classe, il 15enne avrebbe aggredito l’insegnante di Storia, colpendola ripetutamente.
A quel punto almeno due suoi compagni sarebbero intervenuti per fermarlo, ma il giovane in preda ad un raptus avrebbe sferrato diverse coltellate anche a loro. Infine, si sarebbe spostato in una classe adiacente, dove avrebbe ferito un terzo alunno, prima di fuggire via.
Si ignora il movente della tragedia
Purtroppo per la professoressa e per uno degli studenti colpiti non c’è stato nulla da fare: quando sono arrivati i soccorsi erano già morti. Invece gli altri due ragazzi feriti sono stati trasportati in ospedale, dove sono stati sottoposti ad un intervento d'urgenza: adesso versano in gravi condizioni.
Il 15enne responsabile di questa mattinata di sangue, di cui non sono state ancora fornite le generalità, è invece riuscito a far perdere le proprie tracce per qualche ora; tuttavia, dopo una breve caccia all’uomo, gli agenti della polizia bielorussa l'hanno rintracciato per arrestarlo.
Nelle prossime ore gli inquirenti lo interrogheranno per cercare di capire cosa abbia potuto scatenare la sua furia omicida: al momento infatti non si conosce il movente del gesto, che ha destato clamore in tutto il mondo.
I precedenti negli Stati Uniti
In particolare diverse testate americane, come il New York Times ed il Washington Post, hanno rilanciato la notizia.
Infatti negli Stati Uniti il tema della violenza e dell’uso delle armi da parte di studenti nelle scuole è molto sentito sin dai tempi del massacro della Columbine High School del 1999, quando due studenti uccisero 12 compagni ed un docente, prima di togliersi la vita.
Un episodio che all’epoca scosse il Paese ed infiammò il dibattito sulla diffusione delle armi da fuoco, facilmente reperibili e vendute senza nessun controllo. A questa strage ne sono seguite diverse altre, come quelle al Virginia Polytechnic Institute del 2007, alla Sandy Hook Elementary School nel 2012 e alla Marjory Stoneman Douglas High School del 2018.