E' accaduto sabato 2 febbraio a Curno, comune italiano della provincia di Bergamo, dove una giovane ragazza di 25 anni, Marisa Sartori è stata ritrovata senza vita all'interno del garage della casa dove abitano i genitori, una palazzina in via IV Novembre. La donna è stata aggredita improvvisamente mentre tornava a casa insieme alla sorella; ad aggredirla un uomo di 35 anni di origine tunisina, il suo ex marito, Ezzedine Arjoun, sposato nel 2012 e con il quale stava cercando di chiudere ogni relazione dopo che il matrimonio si era distrutto da tempo.
I dettagli del delitto
L'uomo, che probabilmente non accettava la fine della relazione con la giovane ragazza e che l'aveva minacciata spesso già in passato, si è diretto nella casa dei genitori di Marisa intorno alle otto di sera, dove sapeva che l'avrebbe incontrata ed è andato ad aspettarla nel garage, dove la giovane stava facendo ritorno insieme alla sorella. Al suo arrivo è iniziata una brutta discussione tra i due che è poi degenerata, causando la tragedia: l'uomo ha infatti colpito spietatamente la donna con un coltello, ferendola al cuore; nella colluttazione anche la sorella di Marisa, Deborha di 23 anni è stata ferita gravemente dall'uomo, probabilmente coinvolta per provare ad intervenire ed aiutare la sorella.
Arrestato subito il colpevole
Ezzedine Arjoun dopo l'omicidio non è fuggito ma ha atteso l'arrivo delle forze dell'ordine sul posto della "mattanza". A dare l'allarme sono stati i vicini, allertando immediatamente i carabinieri, che una volta arrivati sul posto hanno arrestato subito l'uomo che aveva appena commesso l'omicidio e ferito gravemente Deborha.
Quest'ultima è stata subito portata dall'ambulanza in "codice rosso" all'Ospedale Papa Giovanni XIII di Bergamo e ricoverata in prognosi riservata, dopo un intervento chirurgico. L'uomo è stato arrestato con l'accusa di omicidio e tentato omicidio.
L'ennesimo caso di femminicidio che si sarebbe potuto evitare, in quanto Marisa aveva già denunciato il marito per minacce, come dichiara anche lo zio della giovane vittima, che era infatti molto preoccupato della "strana" situazione e di quello che sarebbe potuto accadere.
Non erano passati molti giorni dal 17 gennaio, quando, sempre nel bergamasco, a Gorlago è avvenuto l'omicidio di Stefania Crotti, di 42 anni, brutalmente uccisa e poi bruciata dall'ex amante del marito.