Il ministero dell'Interno sta lavorando a un piano per mettere fuorilegge le imbarcazioni che trasportano migranti, ritenute offensive poiché recano pregiudizio alla pace, al buon ordine e alla sicurezza dello Stato.
Il Governo al lavoro per bloccare le navi Ong
Se il decreto che sta preparando il Viminale vedrà la luce sarà predisposto una sorta di "blocco navale" al largo delle nostre coste, respingendo direttamente i natanti delle organizzazioni umanitarie. L'obiettivo di Salvini è quello di "sigillare le acque territoriali ai mezzi sgraditi come le Ong", per applicare però questa legge andrà dichiarato un "stato di pericolo".
Per elaborare questa norma i tecnici sono partiti dalla Convenzione Onu sui diritti della navigazione, nel dettaglio dall'articolo 19 che recita: "pregiudizievole il passaggio se la nave è impegnata in attività di minaccia o di impiego della forza contro l'integrità territoriale, la sovranità o l'indipendenza della Politica dello Stato costiero".
Inoltre, i tecnici, hanno notato una sponda anche nell'articolo 19: in questo punto viene reso noto che il passaggio di una nave con materiali, persone o valute in violazione delle leggi della Stato costiero (compresa dunque quella sull'immigrazione) può essere vietato. La nuova normativa, una volta redatta e pubblicata, per essere applicata avrà bisogno di schierare delle navi pattuglia al largo delle nostre acque e vietare dunque l'ingresso a chi non ne ha diritto.
Se un'imbarcazione, senza autorizzazione, dovesse riuscire a passare nelle nostre acque territoriali la Guardia costiera potrà scortarla fuori dai confini marittimi. Nel testo di legge è stato ipotizzato anche di inserire una norma che prevede l'applicazione dell'articolo 650 del C.p. per chi non rispetta il provvedimento. Con questa aggiunta, gli equipaggi delle navi trasgreditrici, dovranno affrontare una denuncia e un processo prima di tornare in mare.
Perplessità sull'attuazione della norma
A questa norma, oltre il Viminale, sta dando il suo sostegno anche il ministero delle Infrastrutture e trasporti guidato dal grillino Toninelli. L'obiettivo, però, non è considerato così scontato da raggiungere: impedire a un'imbarcazione che ha effettuato un salvataggio in mare di raggiungere la costa potrebbe violare una serie di norme internazionali. In primis la convenzione di Amburgo, per la quale è obbligatorio per chiunque salvare una persona in mare per poi trasferirla in un luogo sicuro.