La sua bambina non avrà nessun funerale. Per arrivare una madre a prendere questa decisione, si può capire quale carico di dolore sottintenda la sua scelta. A compierla è stata Nike, la mamma di Iolanda, una bimba di 10 anni di Padova, morta mercoledì scorso dopo mesi di calvario e sofferenze. Se l'è portata via un tumore al cervello.

Ora che la battaglia contro la malattia è persa, non restano che parole come pietre di fronte alla disperazione: l'unica cosa che rincuora questa mamma, oramai, è sapere che sua figlia ha finito di soffrire. Ma non ci sarà alcuna cerimonia funebre.

Dopo quello che è accaduto a sua figlia, ha smesso di credere.

Niente funerali per la figlia

L'ultimo atto di un'immane tragedia familiare si è consumato lo scorso mercoledì quando Iolanda, a soli dieci anni, si è spenta a Padova in un letto d’ospedale del reparto di oncoematologia pediatrica, annientata da un tumore al cervello che l'ha consumata in 11 mesi. Al Mattino di Padova, sua mamma Nike ha raccontato qualcosa di un anno di dolore immenso. Di fronte a un destino crudele che si è accanito su una bambina di dieci anni, la famiglia è distrutta. E la mamma, dopo tanto strazio, ora che il miracolo non c'è stato e anche la speranza è stata uccisa, non riesce più a credere, ad avere fede. L'idea di organizzare un funerale per la sua bambina, le appare solo un rito vuoto.

Per questo non ci saranno esequie.

Undici mesi di agonia

Iolanda faceva la quinta elementare ed era una bella bambina dai capelli castani e la felicità negli occhi. L'ultima parte della sua brevissima vita, l'ha trascorsa in ospedale in preda a dolori lancinanti. Le prime avvisaglie della malattia, lo scorso marzo: un giorno la bambina era tornata a casa da scuola con il torcicollo.

Sembrava solo un banale colpo di freddo. Dopo un paio di giorni, sono sopraggiunti altri disturbi: un fastidio all'occhio sinistro, una anomala difficoltà a mettere a fuoco, perdite di equilibrio.

Nel giorno dedicato alla festa del papà, a un passo dall'avvento della primavera, Iolanda e la sua famiglia sono precipitati in un inverno mortale: la bambina si è sentita male mentre era a scuola, la mamma è andata immediatamente a prenderla e l'ha portata al pronto soccorso.

Ed è lì che è emerso un quadro di realtà devastante: i medici hanno detto ai familiari che la bambina aveva un tumore al cervello molto aggressivo e che probabilmente le restava poco da vivere. Tra disperazione e speranza, Iolanda ha dovuto sottoporsi a diversi cicli di radioterapia e ciononostante è riuscita a tornare in classe. Amava la scuola, stare con le compagne e le maestre: sembrava non avvertisse e la stanchezza e si liberasse del peso delle cure.

Bambina malata di tumore, i terribili ultimi due mesi

Proprio quando pareva che la massa tumorale si fosse ridotta e si potesse concretamente iniziare a sperare in una possibile guarigione, le condizioni di Iolanda sono repentinamente peggiorate.

Il giorno di Natale ha avuto una crisi grave: ha perso l'uso delle gambe e della voce. Da quel momento, non riusciva più a mangiare, era gonfia a causa del cortisone, e i dolori fisici erano diventati insopportabili. A causa della malattia, la bambina aveva perso 20 chili.

La mamma ha trascorso l'ultimo tratto di tempo che le rimaneva da vivere sempre accanto alla figlia, in reparto, cercando di non mostrarsi mai triste e di consolarla. Le diceva che si era presa un brutto virus e presto sarebbe guarita. La realtà, inesorabile, ha seguito il suo corso. La bambina è rimasta cosciente fino a dieci giorni fa, lo scorso mercoledì è morta. Ora i suoi fratelli di 8 e 16 anni, sanno è un angelo in celo. Ma nulla dà conforto al cuore di una madre che si sente morta con sua figlia.