A Roma una 17enne di origini autraliane è morta suicida dopo un lancio dal sesto piano di un palazzo in via Pomezia, vicino alla Piazza dei Re di Roma. Al momento della caduta la ragazza si trovava da una amica da cui era recata dopo la scuola, in un appartamento adibito a "Bed & breakfast" per studenti. La 17enne aveva sporto denuncia per aver subito una violenza sessuale il mese scorso ed ora la Procura di Roma sta procedendo per il reato di istigazione al suicidio. La minorenne è stata trasportata d'urgenza al nosocomio San Giovanni, ma purtroppo è deceduta dopo l'arrivo.

La giovane aveva denunciato una violenza solo il mese scorso

La ragazza, che viveva nella capitale con la sua famiglia, a metà gennaio aveva denunciato una persona, un tassista, che l'avrebbe stuprata e su cui la polizia stava indagando. C'erano e ci sono tuttora accertamenti in corso da parte del pool della magistratura che si occupa dei reati contro la persona, ma ad oggi non si conoscono gli esiti dell'indagine. In queste ore la polizia sta studiando la dinamica dei fatti ed ascoltando i testimoni, tra cui l'amica della 17enne, mentre si attende l'autopsia che avverrà nelle prossime ore. Secondo la sua amica la ragazza si sarebbe chiusa in camera mentre lei era altrove, per poi compiere il folle gesto, forse dettato dal trauma subito.

Proprio la natura del suicidio ha spinto le autorità a procedere con l'ipotesi di reato di istigazione al suicidio.

Istigazione al suicidio prevista dal Codice penale

L'istigazione al suicidio è vista come un aiuto a compiere il gesto di togliersi la vita e per il codice penale italiano è un vero e proprio reato. Istiga al suicidio non solo chi determini o spinga qualcuno a togliersi la vita ma anche compiendo un'azione che determini il suicidio come risposta.

È contemplata nell'articolo 580 del codice ed è punito, se il suicidio ha luogo, con la reclusione da cinque a dodici anni, o, se non si verifica la morte dell'istigato ma solo con lesioni gravi, con il carcere da uno a 3 anni. In alcuni casi, quando la vittima è minore di 14 anni o non ha il pieno possesso delle sue capacità mentali, la pena si fà più dura, perchè il reato acquisisce le pene relative all'omicidio.

Nel caso della ragazza australiana lo stupro avrebbe potuto scatenare una reazione psisica, vale a dire che avrebbe potuto far scaturire nella 17enne un proposito prima inesistente; oppure di rafforzare un intento pregresso.