Non c'è stato alcun caso di razzismo all'ospedale di Mercato San Severino, nel salernitano, dove tra sabato e domenica scorsa si è recato un giovane ragazzo di nazionalità ivoriana, Souleymane Rachidi, di 20 anni. Il ragazzo, che è anche un calciatore di una squadra locale, aveva postato un video a mezzo social nel quale effettivamente si sentivano delle frasi pronunciate da una donna, che diceva "devi morire", questo per ben tre volte. Il giovane, non appena entrato nel pronto soccorso dell'ospedale, sarebbe stato quindi avvicinato da un'infermiera che gli avrebbe detto queste parole: "Salvini fa entrare ancora questa gente in Italia?".

Il caso in breve tempo è diventato virale, tanto da finire sulla stampa e costringere le autorità ad aprire un'indagine interna, questo proprio per chiarire i fatti. Il giovane ha anche ricevuto la vicinanza del mondo politico sia locale che nazionale, come il cordoglio del sindaco di Pellezzano, paese campano, sempre nel salernitano, dove vive il giovane.

Il direttore del Ruggi-D'Aragona ha emanato una nota ufficiale

Nelle scorse ore, il direttore dell'azienda sanitaria Ruggi-D'Aragona di Salerno, ha diramato una nota ufficiale, con la quale smentisce categoricamente l'episodio di razzismo denunciato dal Rachidi. Nella stessa si legge che non c'è stato nessun reato o comportamento scorretto da parte del personale del nosocomio di Mercato San Severino e che è stato ascoltato tutto il personale dello stesso pronto soccorso, almeno quello che quella sera era in servizio.

Inoltre, stando sempre a quanto si legge nel comunicato, per incrociare le versioni fornite dal giovane e dal personale, sono state ascoltate anche terze persone che quella sera si trovavano all'ospedale e neanche da qui sarebbe emerso nulla di rilevante. Comunque, precisa la nota, le dichiarazioni sottoscritte dai presenti sono state attualmente trasmesse al competente Ufficio per i Procedimenti Disciplinari.

Seppur si trattasse di offese rivolte ad ad un'altra persona, per la precisione ad un'operatore sanitario, sono comportamenti che non si dovrebbero mai avere in una struttura pubblica.

Souleymane: 'Quando uscirò dall'ospedale ne parliamo'

Rachidi non è assolutamente contento della decisione che ha preso l'azienda sanitaria. Ricordiamo che il 20enne si era recato all'ospedale di Mercato San Severino perché aveva avvertito un forte dolore al petto.

Sulla sua pagina di Facebook, il giovane ha commentato in questa maniera: "Quando uscirò dall’ospedale ne parliamo, quella notte lei stava da sola senza nessuna collega... eravamo 5 (due operatori del 118, la guardia, l’infermiera e io). Di che collega stanno parlando? Non vi preoccupate appena esco da qua ne parliamo".