Ieri una terribile tragedia ha scosso la città di Bologna: due fratellini di 11 e 14 anni sono infatti morti precipitando dal palazzo di casa. I vicini di casa della famiglia di origine Kenyota hanno immediatamente dato l'allarme chiamando i soccorsi, ma purtroppo i piccini sono deceduti. Ancora ignote le dinamiche e le cause del fatto, mentre oggi emerge che i due ragazzini erano in castigo al momento della loro caduta a terra.

La drammatica caduta dei due fratellini

I piccoli Bejiamin e David Nathan erano soli in casa col loro padre, quando, secondo quanto riferito agli inquirenti dagli stessi genitori dei ragazzi, l'uomo ha rimproverato e messo in castigo i figli perchè, tornando dalle commissioni loro assegnate, non avevano riconsegnato tutti i soldi, ma solo una parte.

Secondo il racconto del padre lui si sarebbe quindi recato a fare la doccia, senza accorgersi che nel frattempo i suoi figli stavano cadendo dal palazzo. Sarebbe stato invece un vicino di casa a suonargli alla porta per avvertilo della tragedia avvenuta e del fatto che erano già stati allertati i soccorsi. Nonostante la sgridata e il contrasto con i figli il padre continua a sostenere che si sia trattato solo di un incidente, supportato anche da sua moglie, che lo descrive come un padre amorevole e un uomo generoso.

Intanto però nel quartiere continuano a girare voci inquietanti sulla dinamica della tragedia, tanto che molti abitanti del comprensorio raccontano di aver sentito il rumore della caduta dei due ragazzi, ma senza alcun grido.

Ancora più spaventosa la voce che riferisce di aver visto affacciarsi il padre dei piccoli subito dopo la loro caduta.

L'inquietante precedente

Nel quartiere, inoltre, tutti ricordano ancora quando, l'anno scorso, gli stessi due fratellini erano stati salvati dai vigili del fuoco proprio dal bagno dello stesso appartamento dal quale sono precipitati ieri in mattinata.

Sull'episodio sono in corso ora degli approfondimenti per capirne l'esatta dinamica, ma secondo quanto riferito dai vicini di casa all'epoca i due bambini erano stati chiusi in bagno, per punizione, dallo stesso genitore, e lì erano rimasti intrappolati fino all'arrivo dei soccorsi.

La disperazione del quartiere

Tutti, nel comprensorio, conoscevano la numerosa famiglia che veniva dal kenya.

Numerosi vicini di casa hanno riferito infatti di ricordare in particolar modo la madre portare i figli a scuola ogni mattina, mentre il padre viene ricordato sopratutto per piccoli liti condominiali, in apparenza senza significato. I cittadini che hanno dato l'allarme sono ora sotto choc e hanno portato oggi dei fiori nel punto dove sono stati ritrovati i cadaveri.