Sono giorni di attesa e di ansia, e per questo le ricerche dei due alpinisti, di Daniele Nardi e di Tom Ballard, non si arrestano.
Ieri pomeriggio, grazie all’elisoccorso con a bordo il famoso alpinista Alì Sadpara, è stata individuata, in una zona “ invasa da valanghe “, al campo 3, la tenda di Nardi e di Ballard.
Sadpara peró, non è riuscito a raggiungere il posto, dal momento che il pendio in quel punto era molto ripido.
Continueranno le ricerche grazie a dei droni messi a disposizione da Alex Txikon
La squadra degli alpinisti russi, guidati da Vassily Pivtsov, che dal campo base del K2, inizialmente si erano dichiarati disponibile a partire subito alla ricerca dei colleghi, hanno rinunciato alla missione proprio a causa del forte rischio delle valanghe.
Per questo motivo, si è deciso di mettere in moto un nuovo piano, anche grazie alla disponibilità delll’alpinista basco Alex Txikon, che ha messo a disposizione i suoi tre droni, dotati di una particolare potenza per il volo in quota che sorvoleranno la zona dello Sperone Mummery, dove si presume possano trovarsi Nardi e Ballard.
Come informa la pagina Facebook dello staff di Nardi, questa mattina l’alpinista basco Alex Txikon con i suoi tre collaboratori, tra cui un dottore, verrà prelevato dal campo base del K2 e verrà trasportato al campo base del Nanga e poi in una posizione più vicina alla parete Diamir in direzione del campo 1.
È proprio che da questa posizione che Txikon potrà attivare i suoi tre super droni, che permetteranno di perlustrare tutta la zona dello Sperone Mummery, fino al plateau sovrastante e lungo tutte le ipotetiche vie percorribili .
Il Nanga Parbat: la nona montagna più alta del mondo
Nardi a Ballard stavano cercando di compiere un’impresa particolare, fino ad ora mai adempiuta: desideravano arrivare in cima sul Nanga Parbat, la nona montagna più alta del mondo, di 8.125 metri, salendo per lo “sperone Mummery”.
È peró che da domenica sera non giungono più notizie dei due alpinisti: nell’ultima comunicazione con sua moglie Daniela, l’alpinista Nardi che appariva felice e sereno, annunciava che avevano raggiunto i 6.300 metri e che a causa del maltempo erano dovuti tornare al campo 4.
Queste sono ore difficili per le famiglie dei due alpinisti, che continuano a non perdere la speranza e la fiducia di poter riabbracciare al più presto i loro cari, soprattutto dal momento che la macchina dei soccorsi è stata attivata ed viene costantemente aggiornata e monitorata.