La Squadra Mobile di Monza, negli scorsi giorni, ha arrestato un 50enne italiano con l'accusa di violenza sessuale su minori. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, e riferito dagli stessi inquirenti, l'indagato si spacciava come ginecologo. I contatti tra lo stesso e le vittime sarebbero avvenuti tramite applicazioni di messaggistica istantanea e social network in generale. E' proprio qui che il soggetto "cercava" le giovanissime. Il 50enne, secondo quanto si apprende, risiedeva in Brianza.
Indagine molto delicata
Secondo quanto riporta la testata giornalistica locale on-line, Monza Today, l'uomo avrebbe carpito la fiducia delle ragazzine, fingendosi appunto un professionista.
Dopo aver contattato le ragazzine, con le stesse instaurava un rapporto di fiducia, per cui le giovani vittime non credevano che l'uomo potesse fargli del male. La delicata attività di indagine avrebbe inoltre accertato ben tre episodi di abuso, nei confronti di altrettante minori. E' stata la Questura di Milano stamani a rivelare i dettagli sulla vicenda, dichiarando che l'arrestato si fingeva appunto ginecologo. Al momento non si hanno tantissime informazioni su questo assurdo fatto di cronaca, l'ennesimo che vede come protagoniste e vittime delle giovani ragazzine innocenti. La vicenda ha ovviamente scosso l'opinione pubblica lombarda e in particolare la città di Monza. Le generalità dell'arrestato, al momento, non sono state rivelate, così come non è stata rivelata l'identità delle vittime, questo per proteggere appunto la loro privacy e quella delle loro famiglia.
L'uomo è stato condotto in carcere
L'indagine è stata condotta dalla sezione per la protezione delle fasce deboli del commissariato di Polizia di Monza. L'uomo è stato condotto in carcere, ad emettere lo stesso provvedimento di custodia cautelare nei suoi confronti è stata la Procura di Milano. L'arresto, come su detto, è avvenuto qualche giorno fa, ma solo stamane la notizia è stata resa nota, e quindi ripresa dai media nazionali.
Purtroppo non è il primo episodio simile che capita nel nostro Paese in questo periodo. Si ricordi ad esempio quanto successo a Vicenza qualche giorno fa (seppur con dinamiche differenti), quando un militare statunitense, Tyrekie Meyer, a seguito di una denuncia presentata da una ragazza che lo accusa di violenza sessuale, è stato confinato agli arresti domiciliari. Lui si dichiara innocente, ma l'Esercito degli Stati Uniti, a quanto pare, lo potrebbe congedare per sempre.