È polemica per il matrimonio che si è tenuto ieri mattina al Maschio Angioino di Napoli, tra il cantante neomelodico siciliano Tony Colombo e la vedova del boss Tina Rispoli. Infatti, il giorno prima del tanto atteso matrimonio, già c'era stato un addio al nubilato, con annesso concerto in piazza del Plebiscito del cantante siciliano. Poi, nel giorno del matrimonio, c'è stata una sfilata di con carrozze e cavalli che sono passate per le via del centro di Napoli, in tutto questo, la sposa si recava al Maschio Angioino per le nozze. Infatti, le strade di Napoli sono state del tutto intasate da questi eventi che sono del tutto privati e sicuramente sono di dubbio gusto.

Napoli non è un palcoscenico per cerimonie di dubbio gusto

Questo evento ha scatenato le ire del Comune di Napoli e in particolare dell'Assessore alla Polizia Locale, Alessandra Clemente. Proprio quest'ultima ha fatto sentire forte la sua voce, spiegando che Napoli non è una città in cui ognuno liberamente può celebrare i propri matrimoni o qualsiasi altro evento privato di dubbio gusto per le strade della città e bloccare tutta la circolazione. Inoltre, la Clemente ha aggiunto che la polizia locale era a conoscenza soltanto del flash mob organizzato in piazza Plebiscito e non ne sapeva nulla di questa'altro evento per le strade della città. Ma non sapeva nulla, nemmeno di quello che poi sarebbe diventato un vero e proprio concerto, invece che flash mob.

La cerimonia in piazza del Plebiscito non era stata autorizzata dal Comune

In pratica, gli organizzatori dell'evento in piazza del Plebiscito avevano inviato una certa comunicazione agli uffici del comune, ma come viene testimoniato dai vari video pubblicati dai fan sui social e dagli stessi sposi protagonisti, il matrimonio è stato preceduto da una festa che non è stata autorizzata da nessuno.

Infatti, in questa festa non autorizzata la piazza centrale di Napoli ha fatto da teatro ad un concerto a tutti gli effetti, con luci e ovviamente musica. Proprio per questo motivo l'assessore Clemente ha affermato che si tratta di un fatto grave, perché non è concepibile che si faccia una festa in una piazza principale di Napoli senza alcuna autorizzazione.

Inoltre, in conclusione Alessandra Clemente ha spiegato che non deve assolutamente passare il messaggio che a Napoli ognuno fa ciò che gli pare, fregandosene delle regole. Poi, ha aggiunto che adesso in questi giorni, il Comune individuerà tutti i responsabili di questa azione e per ogni violazione di legge che hanno fatto, verrà attuata la sanzione relativa.