Non è stata la vigilia della commemorazione di una giornata come quella odierna a fermare la furia omicida di due uomini contro le proprie compagne, in preda alla loro gelosia e ai rapporti forse difficili.

Infatti, sono ben due i femminicidi consumatisi nella giornata di ieri 7 marzo. Il primo a Napoli, la vittima è Fortuna Bellisario di 37 anni. Il secondo a Messina, questa volta la vittima è una giovane donna di 23 anni, Alessandra Immacolata Musarra.

L’omicidio di Miano, Napoli

Vincenzo Lopresto 41 anni, nella giornata del 7 marzo ha ucciso la moglie Fortuna Bellisario 36 anni.

L’omicidio è avvenuto a seguito di un litigio, nel loro appartamento di Miano, a nord di Napoli. La coppia non era in fase di separazione ma stava vivendo momenti difficili.

L’uomo durante l’interrogatorio condotto dal sostituto procuratore Ernesto Sassone ha confessato di aver ucciso la donna. A seguito della confessione la Procura, quindi, ha formulato per lui l’accusa di reato di omicidio volontario.

I primi rilievi condotti dalla scientifica di Napoli hanno fatto chiarezza sulla causa della morte avvenuta attraverso l’utilizzo di un oggetto contundente, forse una stampella che è stata prelevata dagli inquirenti e sottoposta alle analisi del caso.

È stato proprio Lopresto ad allertare i soccorsi del 118 confessando di aver picchiato la moglie fino a farla morire.

La madre della vittima era presente in casa al momento dell’omicidio ed è stata trasportata in ospedale a seguito di un malore. Assenti al momento della tragedia, invece, i figli di Fortuna di 7,10 e 11 anni, cui è stato strappato per sempre l’abbraccio della loro madre.

L’omicidio di Messina

Un caso analogo a Messina, precisamente a Santa Lucia sopra Contesse.

Alessandra Immacolata Musarra 23 anni, è stata ritrovata nel suo letto in una pozza di sangue. Dopo un lungo interrogatorio coordinato dal procuratore Maurizio De Lucia, il fidanzato Christian Iappolo 26 anni, è crollato alle domande degli inquirenti confessando la sua colpevolezza nell’omicidio della donna. Dalle prime informazioni raccolte, l’uomo aveva già più volte, in passato, usato violenza nei confronti della fidanzata, preda della sua gelosia malata.

L’uomo ha, inoltre, confessato di averla uccisa utilizzando la propria forza con calci e pugni fino a ucciderla.

“Non riesco a spiegare tanta violenza”, queste le uniche parole di Luciano, il padre di Alessandra Immacolata Musarra, distrutto dal dolore per la perdita della sua giovane figlia.