Un dramma indicibile quello che si è consumato lo scorso gennaio a Kirkcaldy, la più grande città della regione di Fife, in Scozia, dove a perdere la vita è una piccola creatura di appena due anni. Il tragico episodio riguarda, infatti, la piccola Megan Clarkson, una bambina che nel corso dei suoi soli due anni è stata rimandata a casa per ben sei volte dai medici dell'ospedale in cui si presentava per le sofferenze da cui era tormentata. Per i medici, infatti, secondo quanto si apprende dal quotidiano Il Mattino, la diagnosi era da ricondurre al fatto che la piccola soffrisse soltanto di asma.

Invece, la piccola Megan è deceduta a causa di un cancro ai polmoni molto aggressivo, che però se fosse stato individuato prima le avrebbe forse lasciato delle possibilità di salvarsi.

Tragedia in Scozia: i medici non si accorgono del tumore, la bimba muore a due anni

A disperarsi tramite la stampa inglese è la mamma della piccola Megan, Kelly Clarkson, che ha specificato come la piccola abbia cominciato a soffrire a partire dal suo sesto mese di vita, lamentando dei fortissimi attacchi di tosse. Nessuno di coloro i quali la visitarono, ben sei medici in sei occasioni differenti, si rese conto di cosa soffrisse veramente la piccola e nessuno pensò di svolgere una radiografia sul corpicino della bambina per andare più a fondo e fare una diagnosi più accurata.

Per loro si trattava soltanto di asma e dunque hanno prescritto inalatori e antibiotici come terapia per curarla. Neanche nel momento in cui la bambina è peggiorata vistosamente, presentando dei lividi evidenti sul petto e dei dolori alle ascelle, i medici hanno cambiato opinione e pensato che si potesse trattare di qualcosa di ben più grave.

I genitori addolorati: 'Faremo causa contro i medici'

Nel momento in cui quella radiografia è stata effettuata, purtroppo, era già troppo tardi e in quel momento è stato evidenziato il cancro ai polmoni di cui soffriva, un blastoma pleuropolmonare di tipo tre. A quel punto la piccola è stata immediatamente operata ma purtroppo Megan non ha retto e a gennaio il suo cuore ha messo di battere a causa di un arresto cardiaco.

Adesso, i genitori della piccola che sono ancora sotto choc, hanno gridato tutto il loro dolore e annunciato la loro intenzione di voler avviare una causa contro quei medici ritenuti da loro negligenti, perché "se avessero agito bene e per tempo, Megan avrebbe avuto il 90% di possibilità di guarire dal suo tumore". Queste le dichiarazioni della madre e del padre.