Una vasta operazione per il contrasto alla criminalità organizzata è scattata questa mattina all'alba a Trapani. La stessa, denominata "Scrigno", ha portato alla luce un presunto sodalizio criminale ben articolato, di cui facevano parte anche alcuni esponenti politici. Venticinque sono le ordinanze di custodia cautelare emesse dalla, di Trapani, su ordine della Procura di Palermo. Gli arrestati, sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso, estorsione e danneggiamento. Reati gravissimi quindi.
Secondo quanto riporta la stampa locale, a finire in cella sono stati i vertici del mandamento di Trapani, ed esponenti di spicco di alcune, presunte, famiglie "mafiose", quali quella dei Paceco e Marsala.
Anche politici arrestati nel corso dell'operazione
Nell'operazione di stamane, che ha visto impegnati oltre 200 Carabinieri, sono stati fermati anche esponenti di spicco della politica locale e regionale. Una di queste è Paolo Ruggirello, ex assessore regionale del Partito Democratico, il quale è accusato di associazione mafiosa. Secondo l'accusa, Ruggirello si sarebbe proposto ai mafiosi come un punto di riferimento, e talvolta avrebbe affidato proprio i clan la gestione della campagna elettorale. Per tale reato è anche indagata Ivana Inferrera, ex assessore al turismo del Comune nel 2013, la quale è accusato proprio di scambio politico-mafioso.
Un blitz, quello di stamane a Trapani, che arriva subito dopo quello di ieri, che sempre in Sicilia, in provincia di Agrigento (ma anche in altre zone della penisola) ha portato all'arresto di oltre 30 persone, indagate sempre per associazione mafiosa.
Sequestrati beni e società, anche un albergo
Nell'ambito della stessa operazione di questa mattina, gli inquirenti hanno proceduto anche al sequestro di beni e società, il cui valore, secondo quanto si apprende dai media, è di circa dieci milioni di euro. Su tutti spicca il sequestro del Grand Hotel di Favignana, sull'omonima isola appartenente all'arcipelago delle Egadi.
Ed è infatti proprio qui che è stata scoperto un clan appartenente a Cosa Nostra.
Sicuramente nelle prossime ore gli inquirenti faranno sapere ulteriori dettagli su questo blitz che ha visto coinvolti i militari siciliani. A tal proposito presso il Palazzo di Giustizia palermitano è stata convocata una conferenza stampa in tarda mattinata, a cui parteciperà anche il Procuratore, Francesco Lo Voi, che ha seguito l'inchiesta.