Il governo nazionale ucraino ha vietato l'accesso sul suo territorio nazionale a Marc Innaro, giornalista e corrispondente della Rai. Il collega si stava recando a Kiev, capitale del Paese, per seguire le imminenti elezioni presidenziali. Secondo quanto riporta la stampa internazionale, Innaro è stato fermato alla frontiera tra la Russia e l'Ucraina, e le Autorità lo avrebbero trattenuto per circa due ore all'aeroporto della capitale ucraina. Si trovava insieme a lui anche il suo operatore russo.

Il giornalista: 'Il mio accredito era già pronto'

All'agenzia di stampa Ria Novostoi, così come riferisce anche l'Agi, Innaro ha spiegato che il suo accredito per seguire le elezioni come giornalista era pronto. Si doveva soltanto recare presso la Commissione elettorale centrale per ritirare il pass. I motivi che avrebbero portato il cronista ad essere allontanato dal Paese possono essere diversi. L'interessato ha dichiarato che una delle motivazioni che avrebbero indotto le Autorità ucraine a prendere la spiacevole decisione, può essere il fatto che egli viva a Mosca, e i rapporti tra le due nazioni non sono di certo idilliaci come si sa. Nel 2015 scoppiò infatti un conflitto in Donbass, e le due nazioni emanarono delle sanzioni reciproche.

Le autorità preposte al controllo della frontiera hanno dichiarato che il soggiorno di Innaro non aveva una giustificazione valida, e per questo è stato respinto.

La replica di Fnsi e Usigrai

Sulla vicenda che ha visto coinvolto il collega della maggiore emittente radiotelevisiva nazionale, sono intervenuti immediatamente sia la Fnsi che l'Usigrai, che giudicano un fatto gravissimo quello accaduto a Marc Innaro.

Secondo i due sindacati, nessuno aveva sollevato obiezioni sulla possibilità che il giornalista nostrano potesse seguire le elezioni presidenziali. Le stesse associazioni di categoria sottolineano il fatto che Innaroè uno dei giornalisti più noto della Rai a livello mondiale, nonché un grande professionista. "Evidentemente il governo di Kiev ha deciso di 'oscurare' le elezioni e di ostacolare il libero esercizio del diritto di cronaca", scrivono Fnsi e Usigrai.

Marc Innaro non è il primo italiano di fama mondiale a subire un trattamento del genere da parte del governo ucraino: nelle scorse settimane infatti, il cantante Al Bano Carrisi è stato inserito nella black-list dalle Autorità ucraine: Kiev infatti teme che l'artista originario di Cellino San Marco simpatizzi per il governo russo e per il premier Vladimir Putin. Recentemente anche il cantante Toto Cutugno ha rischiato di trovarsi nella stessa situazione.