Gusù che diventa partigiano, nella vignetta di Don Giovanni Berti si vede il Cristo intonare: "Una mattina mi son svegliato, oh bella ciao, bella ciao...". Il prelato ha postato l'immagine sui social, accompagnandola con una descrizione che lascia poco all'immaginazione: "Quando il 25 aprile cade nella Settimana di Pasqua".

Gesù canta 'Bella ciao' in un'immagine disegnata da un prete

Il disegno, che ha fatto parecchio discutere in particolare su Facebook, è stato commentato dal sacerdote come una vignetta per ricordare una "Pasqua di resurrezione e liberazione", dalle manifestazioni di persecuzione, odio, guerra, razzismo, divisione, distruzione e morte.

Per il prete il 25 aprile si celebra in Italia una libertà ritrovata con l'inizio di un "cammino mai terminato di liberazione...un cammino mai concluso di liberazione dell'umanità iniziato dalla resurrezione del Cristo". Gli utenti, come i fedeli, in rete si dividono: da una parte c'è chi approva la creazione del sacerdote e la sua interpretazione: "Grande Gioba, sempre di grande estro" ha scritto uno degli ammiratori del prete-artista. "Questo è il cristianesimo che mi piace, grande" ha scritto un altro. Dall'altra parte, invece, c'è chi ha accusato il prete di blasfemia e di aver accostato una festa laica a Gesù: "Bisognerebbe fare meno Politica ironica ed essere più cristiani. Il bella ciao andrebbe cantato al demonio".

Un altro utente ancora, invece, ricorda al sacerdote la storia di Rolando Rivi: un seminarista cattolico che nel 1945 fu ucciso dai partigiani e in seguito proclamato anche beato dalla Chiesa.

Il sacerdote, spiega, di aver trovato ispirazione per le sue creazioni artistiche dalle Sacre Scritture. Don Giovanni Berti afferma che nei Vangeli e nella Bibbia sono contenuti messaggi che non vanno banalizzati, ma invece ne va colta la potenza della gioia nascosta nella biografia di Gesù.

Recentemente Don Giovanni Berti, insieme a Lorenzo Galliani (un altro parroco), ha pubblicato un libro chiamato "Nella vignetta del Signore".

Anche se il prelato in qualche modo ha cercato di dare una spiegazione religiosa alla sua vignetta, i suoi fedeli, sono comunque rimasti divisi.

A Terni una messa in onore di Benito Mussolini

Mentre esiste qualche prete che tende verso i valori della resistenza e dunque di sinistra, c'è anche qualche sacerdote che invece celebra messe in suffragio di Benito Mussolini e dei caduti della Repubblica Sociale. Nella giornata del 25 aprile è apparso nella città di Terni un manifesto funebre che riportava una messa in suffragio del Duce per il giorno 27 aprile alle 18. L'iniziativa è firmata U.N.C.R.S., ovvero l'associazione dei reduci della Repubblica di Salò.