È uno scandalo senza precedenti quello che ha colpito la Regione Umbria e, soprattutto, il settore della sanità, dove la Procura di Perugia ha rivelato l'esistenza di un meccanismo clientelare nei concorsi pubblici. Secondo chi indaga, ai candidati "raccomandati" venivano passate le tracce d'esame, in modo così da superare brillantemente il concorso. Un vero e proprio terremoto politico, ma anche sociale, che ha visto finire nel registro degli indagati 35 persone. Ai domiciliari sono finiti esponenti illustri della politica locale, come ad esempio l'assessore alla Sanità umbra Luca Barberini, lo stesso segretario del Pd regionale Giampiero Bocci e il direttore dell'azienda ospedaliere Emilio Duca.
Indagata, ma a piede libero, è anche Catiuscia Marini, anch'essa esponente del Partito Democratico e Presidente della Regione. Secondo quanto si apprende dalla stampa locale e nazionale, le intercettazioni telefoniche, avvenute con delle microspie piazzate all'interno del nosocomio perugino, hanno svelato l'esistenza di un circolo vizioso che vedrebbe coinvolti i livelli "ecclesiastici (omissis), ecumenici, politici, tecnici... tra la massoneria, la Curia e la giunta (omissis) non mi danno tregua" - secondo quanto si apprende dalla testata giornalistica locale on-line Umbria 24, che riporta le parole di Emilio Duca, intercettato al telefono.
Una prassi consolidata
A quanto sembra quello che succedeva all'interno dell'azienda sanitaria era ormai conosciuto a tutti, da tempo.
Difatti, nei verbali degli inquirenti, c'è scritto chiaramente che questa fosse una prassi consolidata. L'indagine condotta dalla Guardia di Finanza ha identificato almeno otto concorsi che sarebbero stati manipolati. Il pm Luigi De Ficchy, che ha seguito tutte le fasi dell'inchiesta, ha potuto constatare quasi in diretta l'assegnazione dei posti ai candidati.
Ad esempio, durante l'assunzione di 4 assistenti contabili, Emilio Duca e Maurizio Valorosi (dg dell'azienda sanitaria anch'esso finito tra gli indagati) avrebbero accettato le raccomandazioni venute da Barberini e Bocci.
Dal Partito Democratico voglia di reagire
Quanto successo lede profondamente l'immagine del Pd, che proprio con il nuovo segretario, Nicola Zingaretti, sta avviando un vero e proprio processo di ricostruzione.
Si teme infatti che dopo questo scandalo la giunta regionale cada, e che quindi i dem perdano il governo dell'Umbria. Lo sconcerto è veramente grande, anche perché la notizia di "concorsopoli", così come è stata ribattezzata dai cittadini umbri e dai media locali, arriva come un fulmine a ciel sereno proprio prima delle elezioni europee. Sicuramente nei prossimi giorni ci potranno essere ulteriori colpi di scena su questo assurdo caso che ha scosso profondamente tutto il Paese. L'inchiesta, quindi, si allargherà quasi sicuramente ad altri tavoli.