Svolta clamorosa sul caso di Desirée Piovanelli, la ragazzina di 14 anni uccisa barbaramente in una cascina a Leno, in provincia di Brescia, nel 2002. Secondo quanto riportato dalla stampa locale e nazionale, pare che adesso gli inquirenti abbiano scoperto una nuova traccia, mai analizzata prima d'ora, la quale si troverebbe sul gomito e sul fianco del giubbino che la ragazza indossava. La nuova inchiesta è partita dopo l'esposto di suo padre, Maurizio, che ritiene che ci sia ancora in giro uno degli assassini di sua figlia.
L'omicidio
Il papà di Desirée è stato sempre convinto che l'assassinio della figlia sia riconducibile ad un giro di pedofilia.
La giovane fu uccisa in una cascina il 4 ottobre del 2002, Cascina Ermengarda per la precisione, che si trova proprio in una zona periferica di Leno. Si tratta di una costruzione diroccata. Quando gli inquirenti si recarono all'interno della struttura, trovarono numerose macchie di sangue sui muri, segno tangibile che la giovane ha cercato di liberarsi dai suoi aguzzini. Probabilmente Desirée ha cercato di sottrarsi ad un tentativo di violenza sessuale. Fu proprio uno degli imputati a portare i Carabinieri sulla scena del crimine. Desirée giaceva in una pozza di sangue al piano superiore della cascina, i militari trovarono sia la scala che l'intonaco all'interno della costruzione che erano macchiati anch'essi da vistose macchie di sangue.
I Ris analizzarono tutto, anche le impronte delle scarpe. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la giovane venne strattonata per tutta la cascina, cercò di liberarsi, fuggendo al piano inferiore, poi venne ripresa e portata nuovamente su, dove fu poi uccisa. Un particolare è che anche il davanzale della finestra al piano superiore risultò, all'epoca dei fatti, macchiato di sangue, e questo lascia presupporre l'ipotesi che la minore abbia tentato in tutti i modi di liberarsi da quella trappola. Secondo i famigliari non possono essere stati soltanto dei ragazzi ad aver commesso il delitto, e questa nuova traccia trovata pone nuovi interrogativi.
Una vicenda che ha destato sconcerto
L'omicidio di Desirée Piovanelli è stato uno dei casi di cronaca che ha sconvolto l'Italia.
Adesso però tutto è rimesso in discussione. A questo punto sarebbero due le tracce lasciate sul corpo della giovane, entrambe appartenenti a due individui, diversi dagli indagati. Questi ultimi, come su detto, hanno subito una condanna in via definitiva. La scorsa settimana anche la trasmissione Mediaset, Quarto Grado (programma di approfondimento di cronaca), condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero si è occupato della riapertura del caso Piovanelli. Ancora ben lungi dall'essere risolto del tutto.