Dopo un mese di agonia, Maurizio Canavesi non ce l’ha fatta. Il 34enne è morto mercoledì mattina presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove era ricoverato in coma farmacologico dal 23 aprile. Il giovane, che lascia una figlia di 11 anni, era piuttosto conosciuto in zona per la sua professione di dj di musica elettronica: quando lavorava nei locali si faceva chiamare Starfucker. Ad ucciderlo sono state le gravi lesioni riportate in seguito ad una feroce aggressione, di cui è stato vittima un mese fa, al ritorno da Pasquatek, un rave party di musica techno della durata di tre giorni che si svolge annualmente in Toscana dalle parti di Livorno, durante il periodo pasquale.

Era stato ritrovato nell’androne dell’abitazione dei suoi genitori nel comune di Terno d’Isola, ferito da numerose coltellate.

L’arresto del presunto responsabile dell’aggressione

Trasportato nell’ospedale di Bergamo in condizioni gravissime, era stato sottoposto a un difficile intervento chirurgico. Negli ultimi giorni sembrava essersi ripreso, ma improvvisamente il quadro clinico del paziente è tornato a peggiorare, fino al tragico epilogo. Subito dopo l’aggressione erano iniziate le ricerche del ragazzo sospettato di aver compiuto il gesto, arrestato dai carabinieri il giorno dopo a Brescia. Si tratta di Sergio Ubbiali, un artista di strada di 25 anni, residente a Stezzano. Il giovane aveva partecipato con Canavesi ed altri tre amici (un uomo e due donne) al rave party in Toscana.

Era stato proprio lui a mettere a disposizione della comitiva il suo vecchio furgone usato, riadattato come camper, per raggiungere quei luoghi. La sua posizione si è aggravata con la morte dell’amico; così ora dovrà rispondere di omicidio, con l’aggravante dei futili motivi.

Il racconto dell’assalitore

Infatti, è stato lo stesso Ubbiali a raccontare agli inquirenti cosa fosse successo quel giorno.

Durante il viaggio di ritorno dal rave party i due hanno litigato ripetutamente a causa delle spese sostenute nel corso della gita. Il ragazzo ha riferito di essere stato minacciato più volte dalla vittima. La situazione è poi degenerata verso le quattro del mattino di quel 23 aprile, quando, dopo l’arrivo a Terno d’Isola, il dj ha nuovamente accusato l’amico di essere avido ad egoista.

La stanchezza, l’abuso di alcol e di droghe da parte dei giovani hanno sicuramente permesso che la discussione degenerasse. In particolare, al culmine della lite, l’artista di strada sarebbe risalito sul suo furgone per prendere il coltello da cucina con cui ha colpito diverse volte il suo conoscente. Infine è scappato via, prima che i soccorritori giungessero sul posto. Va sottolineato che, durante le successive perquisizioni, sarebbe stata trovata una modesta quantità di lsd nel camper, mentre altre sostanze stupefacenti come cocaina, hashish e marijuana erano conservate a casa di Canavesi.