Stava rientrando a casa a notte fonda, dopo una serata trascorsa con gli amici, ma ha trovato la morte. In un agguato, nel popolare quartiere del Carmine ad Avola, ha trovato la morte Andrea Pace di 25 anni, in cerca di occupazione. Una esecuzione in piena regola, il giovane aveva appena parcheggiato lo scooter nel garage, poco distante dalla sua abitazione. Non appena il 25enne ha raggiunto la porta di casa ha trovato il suo assassino, una o più persone elemento ancora da accertare, che gli ha sparato dieci colpi di pistola alla schiena. L’omicidio è avvenuto in via Neghelli intorno alle tre di notte, l’intero quartiere del Carmine è stato svegliato dal rumore dei colpi di pistola.

I residenti della zona hanno subito chiamato i soccorsi che si sono precipiati sul posto. Il personale sanitario del 118 non ha potuto far altro che constatare la morte del giovane e i Carabinieri hanno chiuso l'intera area. La salma del 25enne è stata poi trasportata all'obitorio dell'ospedale Umberto I di Siracusa, luogo in cui verrà effettuata l'autopsia.

Nelle indagini non viene esclusa alcuna ipotesi

I Carabinieri di Avola hanno effettuato tutti i rilievi del caso sul luogo del delitto e al momento hanno indirizzato le indagini non escludendo alcuna ipotesi. La giovane vittima ha qualche precedente, per cui è conosciuto dalle forze dell’ordine, ma non sembra legato agli ambienti malavitosi del territorio.

Gli inquirenti stanno tentando di ricostruire le ultime ore di vita del 25enne assassinato. Al vaglio dei militari anche le immagini delle telecamere dei circuiti di videosorveglianza, pubblici e privati, insistenti sulla zona. Non viene esclusa alcune ipotesi, la vittima è separato dalla compagna da cui ha avuto una bambina e con una storia di coppia che in passato è stata turbolenta.

Il rammarico della comunità avolese e gli interventi della Chiesa

La comunità avolese è rammaricata per quanto accaduto. Nel popolare quartiere avolese è presente una sola chiesa, quella del Carmine affidata al parroco Fortunato Di Noto, conosciuto in tutto il mondo per la sua infaticabile lotta contro la pedofilia e la pedopornografia.

Don Di Noto ha commentato l’omicidio di Andrea Pace richiamando alla cultura e al rispetto della vita umana contro ogni sopraffazione e violenza. Per il prete è disumano uccidere una persona e arrogarsi il diritto di togliere ciò che solo Dio può dare agli uomini. Il vescovo della diocesi di Noto, monsignor Antonio Staglianò, ha riferito di aver pregato per la giovane vittima e per la sua famiglia. Il pastore della chiesa netina si è rivolto ai giovani dicendo loro di fuggire dal male e percorrere strade rette e giuste.