Si è concluso con tre condanne il processo a carico dei tre pachinesi autori dell’omicidio di Paolo Forestieri. Il giudice del tribunale di Siracusa, Michele Consiglio, ha emesso la sentenza distribuendo pene per 56 anni di reclusione per l’omicidio avvenuto la sera del 30 marzo 2015 a Portopalo di Capo Passero, davanti ad un locale dove era stata organizzata una festa per la convivente della vittima. Il giudice, a conclusione del processo, che si è celebrato con il rito abbreviato, ha inflitto la condanna a venti anni di reclusione a carico di Luca Matarazzo e di Fabrizio Di Pasquale, di sedici anni di reclusione la pena nei confronti di Enrico Di Maiuta.

Una volta espiata la pena, i tre imputati saranno sottoposti alla libertà vigilata per un periodo pari a tre anni. I tre sono stati condannati anche al risarcimento dei danni in separata sede a favore delle parti civili costituite, ovvero la madre di Paolo Forestieri, presente al momento dell’omicidio e scampata per miracolo ai colpi di fucile sparati nei confronti del figlio, e le sorelle della vittima.

Il pm aveva chiesto l'ergastolo per i tre imputati

Nel corso dell’ultima udienza il pubblico ministero Salvatore Grillo aveva concluso la requisitoria chiedendo per i tre imputati la condanna all’ergastolo. La difesa di Matarazzo, Di Pasquale e Di Maiuta, rappresentata dagli avvocati Francesco Villardita e Antonio Meduri, aveva chiesto, invece, la derubricazione del capo d’imputazione in omicidio preterintenzionale, atteso che i tre avrebbero esploso la fucilata dall’auto in corsa.

Il giudice Michele Consiglio ha concesso ai tre imputati le attenuanti generiche e, considerando la riduzione della pena per la scelta del rito abbreviato, ha combinato le tre condanne a 20 anni per Matarazzo e Dipasquale e 16 per Di Maiuta.

Forestieri vittima di agguato a Portopalo di Capo Passero

Si chiude così la parte penale del processo per l’omicidio di Paolo Forestieri, vittima dell’agguato ordito dai tre condannati al processo.

I poliziotti del commissariato di Pachino dopo tre giorni di indagini individuarono i componenti del commando che ha fatto fuoco nei confronti della vittima. I tre condannati hanno confessato l’omicidio poco dopo l’arresto e dopo poco più di un anno è arrivata la condanna a 56 anni di reclusione.