Un bruttissimo incendio ha devastato ieri pomeriggio ben 300 metri di macchia mediterranea all'interno del parco naturalistico di Punta del Serrone a Brindisi, località che si trova sulla litoranea adriatica, e divenuta famosa in tutto il mondo grazie ad alcuni importanti ritrovamenti archeologici: stiamo parlando dei cosiddetti "bronzi di Punta del Serrone", che, nei decenni scorsi, furono recuperati nelle acque antistanti alla località in questione. Sul rogo di ieri, al momento, non si esclude nessuna ipotesi, neanche quella del dolo. Secondo quanto riporta la stampa locale il parco in questione versa da diverso tempo in stato di degrado, a molti incivili gettando nell'area di sua pertinenza anche sacchetti di plastica pieni di spazzatura.

E proprio qualcuno di loro ieri potrebbe aver dato fuoco agli stessi sacchi, che poi hanno generato l'incendio in questione.

Il fumo ha invaso la litoranea

Chi si trovava in spiaggia ha visto una colonna di fumo nera alzarsi nel cielo. Immediatamente sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco del comando provinciale che hanno provveduto a circoscrivere il rogo, evitando quindi ulteriori danni alla vegetazione. Il fumo, abbastanza denso, ha invaso la litoranea adiacente, provocando non pochi disagi alla circolazione. La visibilità infatti, almeno nel tratto interessato dall'incendio, era ridotta al minimo. Gli agenti della Polizia Locale hanno gestito con celerità il traffico, che ieri pomeriggio era abbastanza intenso, in quanto centinaia di migliaia di persone hanno raggiunto i lidi brindisini per trascorrere una domenica al mare, visto anche la bella giornata di sole.

Certo, nessuno pensava che proprio Punta del Serrone ieri dovesse andare a fuoco in quella maniera. Il parco è dotato anche di telecamere, ma queste ultime non sarebbero in funzione. Non è neanche il primo episodio del genere che si verifica nell'area naturalistica brindisina, in quanto negli scorsi anni altrettanti incendi hanno devastato diverse zone del parco.

Il sindaco ha dato alcuni consigli

Sulla vicenda è intervenuto immediatamente il primo cittadino di Brindisi, Riccardo Rossi, che ha ricordato a tutti i cittadini le buone maniere da seguire quanto ci si trova in un'area naturalistica del genere, come ad esempio quella di non accendere le sterpaglie e di non entrare con l'auto, in quanto la marmitta catalitica delle vettura può innescare il rogo.

Il sindaco si augura ovviamente che non sia un incendio doloso, ma questo saranno adesso gli agenti della Polizia Locale a chiarirlo. L'amministrazione comunale comunque invita chiunque avvisti un incendio a chiamare immediatamente il 115 oppure il 1515, il numero nazionale di pronto intervento del Corpo Forestale dello Stato.